Conflitto di interessi, il valzer dell’ipocrisia

Se in questi ultimi venti anni tutti coloro che hanno promesso di mettere mano ad una legge sul conflitto di interessi l’avessero poi fatta avremmo, su questa materia, la legislazione più corposa e avanzata del pianeta. Dal 1994 ad oggi non c’è stata campagna elettorale in cui non si sia evocato il fantasma della sospirata normativa. Poi però, fatalmente e misteriosamente, una volta insediatosi un nuovo parlamento, il conflitto di…

Tv, questa sconosciuta

“Tu che continui a dirmi che verrà domani e non capisci che per me il domani e’ già passato”, così uno dei versi più belli e famosi di Alda Merini (“Non avessi sperato in te”). L’amara invocazione si potrebbe girare a Matteo Renzi ed Enrico Letta, che nelle rispettive agende hanno -almeno finora- rimosso il capitolo storicamente doloroso del conflitto di interessi. Nonché quelli connessi di una moderna regolazione del sistema dei media, e di urgenti nuovi criteri di nomina del vertice della Rai