Una testimonianza autobiografica diretta e toccante che affronta il tema della violenza di genere, in particolare quella psicologica, fisica ed economica, subita dall’autrice nel corso di una relazione durata quasi 20 anni.
Giuseppina Torre, pianista e compositrice di fama internazionale è sul palco per quella che ha deciso essere la sua ultima esibizione. Dietro le apparenze è una donna in frantumi. Non ha più niente oltre il vestito che indossa. Suo marito le ha bruciato l’intero guardaroba. E questo è solo l’ultimo atto di un rapporto violento durato troppo a lungo. Dentro di sé convivono stanchezza e paura: per quello che ha vissuto sin lì e per il fatto che lui, confondendosi tra il pubblico, possa trascinarla di nuovo nell’incubo.
È da qui che prende il via la testimonianza di Giuseppina Torre “Un piano per rinascere. La mia storia dal vivo”, pubblicato da Solferino Editore (189pp, 17 euro), scritto con la giornalista Barbara Visentin. Un memoir potente, diretto, che non fa sconti, ripercorrendo dall’inizio un amore adolescenziale che nel tempo ha cambiato pelle, trasformando il partner in un aguzzino sempre più spietato, fino alla decisione coraggiosa di andarsene e denunciare.
Di quel grande amore nel tempo non è rimasto nulla, spazzato via da una violenza subdola che si è insinuata nel quotidiano diventando, giorno dopo giorno, più esplicita. Lui non era al suo fianco a rincuorarla neanche dopo il dolore di due aborti, contribuendo al contrario a farla sentire una nullità, anche come donna.
Neppure la nascita dell’agognato figlio è però riuscita a placare la furia di un ‘ominicchio’ che invidioso, evidentemente non all’altezza del successo di sua moglie, non ha saputo fare altro che manipolarla e screditarla, anche agli occhi del bambino.
Dietro un mare di dolore, la sua ancora di salvezza è stata la musica, quel ‘rifugio protetto’ che le ha consentito di reagire e guardare avanti con coraggio, lasciando la sua terra e ricostruendo altrove, nota dopo nota, il suo futuro.
Più di un semplice memoir, “Un piano per rinascere” è un atto di coraggio e un messaggio di solidarietà femminile che si rivolge “a tutte quelle donne che come me, hanno conosciuto il buio della violenza. A chi ogni giorno lotta per uscire dal silenzio, per rompere le catene della paura, per ritrovare la propria voce…” cui il libro è dedicato.