La nuova censura contro Mariano Giustino non può essere derubricata a fatto personale. Meta lo ha espulso dalla sua piattaforma perché Mariano è uno degli ultimi cronisti che documenta repressione e bavagli di Erdogan ai danni di oppositori, giuristi, cronisti.
La sua espulsione rappresenta un atto gravissimo contro chiunque stia dalla parte del pensiero critico e della libertà di informazione.
Il governo italiano che intrattiene ottimi rapporti con Erdogan ha il dovere di alzare la voce e di reclamare formali spiegazioni al governo turco, ma anche ai “signori” delle piattaforme che, contrariamente a quanto affermato in tutte le convenzioni internazionali, hanno ormai anteposto i loro interessi alla libera circolazione delle opinioni.
La questione sarà posta in modo pubblico anche nel corso della assemblea nazionale di articolo 21 che si svolgerà alla casa internazionale delle donne il prossimo 23 giugno dalle ore 18
