Il 12 luglio l’Europa decide sulle querele bavaglio. Un altro buon motivo per essere alla festa di Articolo 21

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Essere alla festa di Articolo 21 quest’anno è ancora più importante per chi crede che finalmente si possa avere una svolta positiva nella legislazione europea e poi italiana contro le azioni bavaglio in danno dei giornalisti e del diritto di essere informati. Il 12 luglio 2023 non è una data come altre: verrà infatti avviata la triangolazione di negoziati tra Commissione, Parlamento UE e Consiglio UE nel cruciale procedimento normativo contro le Slapp, acronimo che riassume una serie di azioni considerate limitative della libertà di espressione, di dissenso, di critica e soprattutto di informazione. Lo scorso 8 giugno il Consiglio dell’UE ha raggiunto una posizione comune circa la proposta di direttiva anti-SLAPP. Si tratta di una proposta che annacqua considerevolmente la formulazione iniziale proposta dalla Commissione europea, e che non permetterebbe alla direttiva di fornire gli garanzie procedurali necessarie agli organi giurisdizionali per proteggere chi viene colpito da azioni bavaglio. La prima e più autorevole voce a sottolineare questa regressione è stata quella di Andrew Caruana Galizia, figlio di Daphne. Nella festa di Articolo 21 cercheremo di far sentire anche la sua voce e il 12 luglio può essere il giorno della svolta sulla libertà di stampa in Europa


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