“Puniti” per aver soccorso i naufraghi, scatta il fermo per due navi delle Ong

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Ci siamo: il decreto già ribattezzato “anti ong” comincia a dispiegare i suoi effetti. Sono stati infatti applicati i provvedimenti di fermo per venti giorni a due navi che operano il soccorso in mare, una è della Ong tedesca Sea Eye, l’altra è la Mare-Go. Quest’ultima con a bordo 36 migranti soccorsi nel Mediterraneo, aveva ricevuto l’ordine di attraccare a Trapani, ma è approdata sull’isola di Lampedusa. Di qui l’applicazione della sanzione di fermo. E così la Sea Eye che aveva ricevuto l’ordine di approdare a Ortona. La nave aveva a bordo 17 naufraghi soccorsi in acque libiche ha soccorso altre 32 persone e questa è stata considerata un’aggravante di perdita di tempo! La ong tedesca protesta contro il provvedimento e lo definisce  “un altro riprovevole tentativo di criminalizzare il salvataggio in mare per giustificare un’azione statale sempre più brutale. Il Sea-Eye ha interrotto il suo avvicinamento a Ortona martedì sera, perché c’era una chiamata di soccorso da una barca con più di 400 persone nella zona di ricerca e soccorso maltese. La barca è stata infine individuata dall’aereo di ricerca civile Seabird. Poiché nessun attore statale ha confermato il coordinamento dell’emergenza marittima e Malta non ha coordinato per molti mesi le emergenze, la missione di salvataggio aggiuntiva per Sea Eye era senza alternative”. Per quanto riguarda i risvolti penali il procuratore di Agrigento ha dichiarato alle agenzie che al momento non c’è alcuna iscrizione di notizia di reato.


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