Cambogia, il primo ministro chiude “Voce della democrazia” 

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“A nome del governo, che deve proteggere la sua dignità, ho deciso di ordinare al ministro dell’Informazione di annullare la licenza di Voce della democrazia”.

Con questo post, pubblicato sulla sua pagina Facebook la sera del 12 febbraio, il primo ministro cambogiano Hun Sen ha chiuso la bocca al portale del Centro cambogiano per l’informazione indipendente, famoso per le sue inchieste su temi politici, sui diritti umani e sulle questioni ambientali.

A mesi dalle elezioni nazionali, il governo dellaa Cambogia ha dunque messo il bavaglio a ciò che restava dell’informazione libera.

Il pretesto è stato la diffusione, il 9 febbraio, della notizia che il generale Hun Manet, figlio maggiore del primo ministro e suo probabile successore, aveva approvato uno stanziamento di 100.000 dollari in aiuti alla Turchia devastata dal terremoto.

Una notizia rivelatasi inesatta e su cui Voce della Democrazia aveva subito espresso “rincrescimento per la confusione generata”. A Hun Sen evidentemente non è bastato.


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