Giornalismo in lutto: è morto Gabriele Cescutti

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Una bruttissima notizia. Per il Sindacato, per l’Inpgi, per la Casagit. È morto Gabriele Cescutti per decenni dirigente degli organismi di categoria e soprattutto punto di riferimento per generazioni di giornaliste e giornalisti che hanno inteso e intendono la professione come servizio per la cittadinanza ma anche per le colleghe e i colleghi.  Cescutti aveva 80 anni, giornalista de Il Gazzettino, ha mosso i primi passi nel Sindacato come componente del cdr per poi diventare segretario regionale e essere nominato ai vertici della Fnsi, quindi la presidenza dell’Inpgi, e l’impegno nel cda di Casagit.  «Una vita dedicata alla tutela dell’articolo 21 della Costituzione, la sua, tenace difensore dell’autonomia professionale e dei diritti delle redazioni, a cominciare da quelli dei precari e dei meno tutelati» dichiarano Monica Andolfatto, segretari regionale Sgv, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario e presidente Fnsi.

Una grande perdita per tutto il mondo del giornalismo, una persona per bene che seppe intravvedere i cambiamenti delle professione prima di molti altri, cercando di rispondere alle sfide crescenti della rivoluzione tecnologica e della crisi della categoria facendo squadra. Il prossimo direttivo regionale di Sgv già fissato per il 21 dicembre, d’ intesa con la Federazione nazionale della stampa, lo ricorderà e delibererà di dedicargli la nuova sede del Sindacato giornalisti Veneto. Al cordoglio si unisce anche il Gruppo veneto dei giornalisti pensionati, di cui Cescutti faceva parte tutt’ora. Ai due figli l’abbraccio e la vicinanza di tutti noi.

«Con Gabriele Cescutti il giornalismo e l’intera società veneta perdono una grande figura, di uomo e di operatore dell’informazione – così il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ricorda la figura dello storico giornalista veneto – Cescutti ha dedicato tutta la sua vita al giornalismo, in tutte le sue sfaccettature, dal lavoro in prima linea al Gazzettino, all’impegno pressochè in tutte le organizzazioni della categoria, dal Sindacato giornalisti Veneto all’Inpgi. Una figura che rimarrà indimenticabile per il nostro mondo dell’informazione. Alla famiglia, all’intero mondo del giornalismo veneto e a tutti coloro che gli hanno voluto bene, rivolgo il mio più sincero cordoglio».

I primi passi nella professione Gabriele Cescutti, classe 1942, li muove al Gazzettino dove viene assunto da ragazzo sotto la direzione di Giuseppe Longo. Ed è nel quotidiano che matura la passione per il sindacato, entrando nel cdr e divenendone punto di riferimento. E punto di riferimento Cescutti lo sarà anche per il Sindacato giornalisti Veneto che guiderà dal 1971 e per 25 anni. Quindi l’impegno a vertici della Federazione nazionale della stampa italiana, ricoprendo la carica di vice segretario dal 1992 al 1996, per poi diventare presidente dell’Istituto di previdenza Inpgi fino al 2008. L’anno dopo l’ingresso nel cda di Casagit fino al 2013 e a seguire nella Consulta regionale.
Nel 2014 riceve, dall’allora presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, il Premio alla Carriera.


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