Primo condannato per le minacce a Paolo Berizzi, risarciti anche Fnsi e Ordine

0 0

“C’è un primo condannato tra gli haters che mi attaccano per il mio lavoro di denuncia sul neofascismo, Giovanni Fasolino di Cernusco sul Naviglio. Mi ha scritto “creperai”, “dormi sereno” ora toccherà agli altri nove imputati”, così il giornalista Paolo Berizzi ha reso nota la condanna in primo grado di uno degli imputati per le minacce in rete ricevute  tre anni fa, a dicembre del 2019. Fasolino, 53 anni,  è un ex appartenente al gruppo ‘Azione Skinhead’ ed ex ultrà dell’Inter. In questo procedimento è stato condannato per diffamazione: 400 euro di multa, più il rimborso delle spese legali alle parti civili tra cui Fnsi e Odg. E’ stato invece assolto dall’accusa di minacce: è solo il primo dei dieci imputati che, in fascicoli vari, sono stati indagati per l’odio online nei confronti di Berizzi. “E’ importante che passi il messaggio che odiare costa” è il commento di Berizzi, mentre il Presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, sottolinea la valenza del danno riconosciuto agli organismi di rappresentanza perché “deve essere chiaro che chi minaccia un giornalista minaccia tutta la comunità dei giornalisti e lede la libertà di informazione”.
Riportiamo di seguito una delle frasi scritte dal condannato: “Dormi sereno, quando creperai tu non ti cagherà nessuno, nessuno di quelli che ti ha spalleggiato qui, nessuno in redazione, gli schiavi funzionali come te sono solo pagati per obbedire. Un infame che passa la vita a sparlare dei morti e fotografare di nascosto i vivi”.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21