Condanna cardinale Zen, arcivescovo di Hong Kong

0 0

Il cardinale Joseph Zen Ze-kiun ed altri cinque esponenti del Fronte democratico di Hong Kong dichiarati colpevoli e condannati a pagare una multa. L’accusa: non aver registrato in modo corretto il Fondo umanitario “612”, di cui erano amministratori fiduciari. Si tratta di un Fondo chiuso lo scorso anno che di fatto ha in gran parte sostenuto le spese legali e mediche dei manifestanti coinvolti ad Hong Kong nelle proteste del 2019 per chiedere democrazia al Governo cinese. Dal ’97 l’ex colonia britannica è tornata sotto Pechino. Il novantenne porporato cattolico, arcivescovo emerito di Hong Kong, si è sempre esposto in difesa della libertà di parola e nel condannare le repressioni cinesi nei confronti di chi esprime legittimo dissenso. L’11 maggio scorso è stato arrestato insieme ad altre quattro persone con l’accusa di “collusione” con forze straniere. Adesso l’ammenda per l’equivalente di 492 euro a conclusione di un processo iniziato a settembre e chiuso oggi. Per l’accusa il Fondo, di cui il cardinale era uno degli amministratori, non poteva godere di alcuna esenzione rispetto alla legge sulle società in quanto non era di “natura pubblica”. Per la difesa, invece, è incostituzionale le legge sulle società poiché restringe in modo “sproporzionato” la libertà di riunione. Tra gli imputati condannati c’è la cantante-attivista Denise Ho. La giudice Ada Yip aveva proposto di condannare secondo il ruolo degli imputati. “Siamo tutti sullo stesso piano”, ha reagito il cardinale Zen. Come si legge sul sito “Asia news”, il porporato ha rifiutato una sentenza più leggera rispetto agli altri ed ha avvisato che non bisogna “dare troppa enfasi alla sua identità religiosa”.

Fonte: Tv 2000


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21