Nuove minacce a Mimmo Rubio

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Due gravi e correlati episodi intimidatori da parte di un pregiudicato, esponente di una nota famiglia di camorra legata alla clan della 167 di Arzano, e ad un suo stretto familiare, hanno visto come bersaglio, ancora una volta, il giornalista professionista Mimmo Rubio, già sotto scorta da ottobre del 2020. I fatti sono accaduti nell’ultimo fine settimana e sono stati  immediatamente denunciati alla Magistratura. Il primo episodio, de visu, e’ avvenuto addirittura in presenza della scorta della polizia e di un collega giornalista, Giuseppe Bianco, anch’egli in precedenza vittima di minacce. Il secondo, invece, a distanza di poche ore, via social, ad opera di uno stretto familiare dell’uomo, che ha “invocato” la morte del giornalista, a commento di un post con sua una foto. Il pregiudicato in questione aveva già mesi fa minacciato il giornalista Rubio via social dopo i suoi servizi giornalistici di denuncia sulla processione della Madonna dell’Arco che da anni andava ad omaggiare il clan fin dentro la sua roccaforte. E si tratta della stessa persona, legata al clan, ferita in un agguato di camorra alcuni mesi fa durante la faida interna alla cosca. In questi ultimi giorni Rubio stava raccontando, dalla pagina di ARZANO NEWS, parte dei verbali relativi alle confessioni dei nuovi collaboratori di giustizia del clan della 167 di Arzano, i due capi clan, Pietro e Pasquale Cristiano, padre e figlio, arrestati nella maxi retata del 25 aprile scorso.
Al coraggioso cronista la solidarietà di Articolo21 e Imbavagliati.

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