Aborto. Quanto accaduto negli Usa potrebbe replicarsi anche da noi

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Credere nel diritto delle donne di decidere se avere o meno una gravidanza non riguarda essere più o meno religiosi. Ecco cosa dice al Corriere la filosofa Martha Nussbaum, attenta osservatrice della società  americana, dopo la tragica decisione della Corte Suprema di cancellare il diritto delle donne di scegliere se avere una gravidanza:

 “La politica dell’aborto negli Stati Uniti non è una contrapposizione tra religione e ateismo. Religioni come quella protestante o ebraica appoggiano i diritti delle donne. Il mio rabbino ha invitato i membri della sinagoga a partecipare alle proteste. È un’alleanza tra cattolici conservatori (non Biden che sa separare la fede personale dall’interesse pubblico) ed evangelici. I gruppi religiosi progressisti si stanno schierando a favore della dignità e dell’uguaglianza delle donne».

Solo gli evangelici, i più conservatori del panorama religioso USA, stanno applaudendo alla sentenza della Corte Suprema. Tutti gli altri si rendono conto dello scontro sociale e politico che questa decisione sta scatenando in una società già polarizzata da Trump, che ancora grida ai brogli elettorali.
Non a caso l’ex presidente ha esultato per le scelte dei giudici, alcuni dei quali nominati proprio da lui.
È grave che alcuni componenti della Corte Suprema, massimo organo giudiziario USA, abbiano cancellato il diritto delle donne alla libertà di scelta sul proprio corpo, ma è molto grave che abbiano agito secondo una logica politica invece che super partes cancellando una legge che esisteva da 50 anni. Una decisione che scredita la Corte Suprema agli occhi di milioni di americani e di milioni di donne. Ci saranno conseguenze gravissime per le donne costrette a viaggiare da uno stato all’altro alla ricerca di tutele per la propria vita. È una guerra che si è aperta tra una concezione della società ugualitaria e libera e una oscurantista dove il potere di alcuni deve prevalere sulla libertà degli altri. Succede ovunque e c’è chi ci prova anche in Italia in nome di un falso credo religioso che è puro opportunismo elettorale.  Ben altre sarebbero le vite di certi politici se davvero credessero a quello che dicono nei comizi. Attente donne italiane, perchè quanto accaduto negli USA potrebbe replicarsi anche da noi. Qualcuno e qualcuna sogna e agisce affinché accada anche qui. Non perdete tempo a parlare di sciocchezze sui social,perché  i diritti che oggi avete,  un giorno qualcuno ve li potrebbe togliere.
Ancora una volta la battaglia si gioca sulla libertà delle donne che gli integralisti vorrebbero ostaggio degli uomini padroni.
Proprio come in Afghanistan,ma questi sono gli Stati Uniti d’America, dove la democrazia da un po’ di tempo non sta proprio bene. Anzi è molto malata!
Ieri mons. Zuppi che stimo e che  da poco è stato eletto al vertice della CEI, ha detto in un’intervista che destra e sinistra non esistono più. Mi dispiace mons. Zuppi, concordo sempre con quello che afferma, ma questa volta no.Destra e sinistra esistono  ancora eccome! Il problema è che in Italia la sinistra ha perso la strada!

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