“Il re ai confini del mondo” – di Arthur Phillips

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(Un romanzo storico, magistrale, erudito, a cui si accompagna una trama avvincente degna del migliore Le carré)

Il Re ai confini del mondo, di Arthur Phillips (uno dei migliori scrittori d’America secondo il Washington Post),sarà nelle librerie a partire dal 28 aprile con FAZI Editore, per la collana Le strade (350 pp. €18,50).

Sullo sfondo del romanzo lo Scisma anglicano del XVI secolo, allorché la Chiesa d’Inghilterra ruppe con l’Autorità papale e la Chiesa di Roma, con le aspre contese che ne seguirono per generazioni. L’occasione, la prossima incoronazione di Giacomo VI Stuart, Re di Scozia, figlio della cattolica Maria Stuarda (fatta dapprima imprigionare per anni e poi giustiziare dalla cugina Elisabetta I in quanto simbolo della Controriforma), il quale sarebbe stato chiamato, di lì a poco, a succedere alla morente Elisabetta I, regina d’Inghilterra (la “Regina vergine”, l’ ultima rappresentante della dinastia Tudor), nubile e senza figli. Un rischio che l’Inghilterra protestante non può assolutamente permettersi, pena la vanificazione di quarant’anni di guerra di religione.

Siamo nell’anno il 1601, allorché il servizio di spionaggio inglese recluta un improbabile agente: Mahmoud Ezzedine,un guaritore maomettano rimasto alla Corte d’Inghilterra come regalo del Sultano a seguito della visita della missione diplomatica Ottomana in territorio inglese.

Quella di Ezzedine è una missione ai limiti del possibile: scoprire se il sovrano scozzese, prossimo Re d’Inghilterra, coltivi segretamente la fede cattolica. Egli è l’uomo perfetto da spedire in Scozia, come medico personale di Re Giacomo, per scoprirlo.

Bloccato per anni sul suolo inglese per compiacere il suo Sultano, Ezzedine ne ha, nel frattempo, assimilato la lingua oltre che i costumi e il credo (protestante); ha financo adottato un nome inglese: Matthew Thatcher. Ma, nonostante gli anni trascorsi, egli non ha rinunciato al suo segreto è inconfessato desiderio di tornare in Patria per riabbracciare l’amata moglie e l’amato figlio di cui non ha più notizie, e questa potrebbe essere l’occasione giusta.

“Tu hai impedito una guerra Matthew. Tu. Tu. Tu hai garantito la pace ad un Paese. Tu. Non è mai esistito un piano spionistico di maggiore successo. Tu hai salvato le vite con quest’unico gesto che in tutti i tuoi anni trascorsi a curare il prossimo. Bambini, donne, uomini. Tu li hai salvati.”

Una scrittura magistrale ed erudita quella di Phillips, in cui al romanzo storico, sapientemente ricostruito, si accompagna una trama avvincente, di spionaggio, degna di John le Carré, in cui ogni personaggio gioca la sua partita al riparo dagli altri, offrendo al lettore la possibilità di calarsi nel copione, di diventare parte integrante della narrazione.Tra verità storica ed elaborazione narrativa, il romanzo ha il pregio di farsi amare sin dalle prime pagine.


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