25 aprile a Pianaccio con Articolo21 nel segno di Biagi

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Lunedì 25 aprile alle ore 15,30 a Pianaccio presso il Centro documentale Enzo Biagi il Comune di Lizzano e l’Associazione Articolo 21 ricordano il grande giornalista e partigiano nel ventennale dell’editto bulgaro di Silvio Berlusconi (18 aprile 2002) quando l’allora presidente del Consiglio accusò Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro di aver fatto un “uso criminoso della tv pagata con i soldi dei cittadini”, ordinando ai vertici della Rai, appena nominati, di cacciarli. Biagi fu esiliato dopo quarantun’anni di onorata carriera con una raccomandata con ricevuta di ritorno, il suo commento: “Bastava una telefonata avrebbero fatto risparmiare agli italiani il costo della raccomandata”.

L’allontanamento dalla Rai durò cinque anni. Vi fece ritorno nel 2007 con il programma “Rt Rotocalco televisivo” qualche mese prima di andarsene per sempre. Santoro ritornò in onda dopo cinque sentenze a favore, mentre nei confronti di Luttazzi la censura è ancora in atto. L’ultima volta che bravissimo comico ha messo piede in Rai è stato nel 2007 quando partecipò al programma di Biagi “RT”.                                                                                                                                 Ricordiamo quello che accadde vent’anni fa con Bice Biagi, Beppe Giulietti, Daniele Luttazzi, Marco Travaglio, Sigfrido Ranucci, Pif che si collegherà direttamente da Milano dalla Festa nazionale della Liberazione e con il sottoscritto, l’organizzazione è di Paolo Maini, la regia è di Francesco Cavalli.
Perché parliamo di Enzo Biagi e dell’editto bulgaro proprio in occasione del giorno simbolo della nostra Liberazione, della lotta partigiana che ha sollevato con l’aiuto degli Alleati il nostro paese da un oppressore nazista e dal regime fascista? E’ la giornata della Libertà e della Pace, ed è dalla lotta per la Liberazione che nasce la nostra Costituzione il cui Art. 21 esplicita che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. L’editto bulgaro violentò il diritto degli italiani di essere informati e il diritto dei giornalisti di informare. Da quel giorno iniziò il periodo più buio dell’informazione del servizio pubblico e non solo. La reazione alle parole di Berlusconi da parte dei cittadini, la loro solidarietà alle redazioni di Biagi, Luttazzi e Santoro che nel giro di poco tempo vennero chiuse, fu enorme, molto meno quella dei colleghi, in Rai non fu indetto uno sciopero, se non altro per solidarietà. Vent’anni fa nacque anche l’Associazione Articolo 21 proprio a difesa di quei valori costituzionali rappresentati dalla lotta di Liberazione, in quel periodo con Berlusconi al governo la nostra Costituzione fu costantemente sotto attacco.
In quel 25 aprile del 1945 tutti pensarono che il mondo non sarebbe più stato attraversato da guerre, razzismi, olocausti, discriminazioni, invece dobbiamo assistere ad una guerra dove un popolo ancora una volta si divide in oppressore, quello russo, e oppresso, quello ucraino, con migliaia di morti tra i civili che hanno solo la colpa di vivere in una terra da conquistare. Un’informazione che dimentica che oltre a questa guerra nel pianeta esistono tanti altri conflitti che quotidianamente mietono migliaia, migliaia di vittime innocenti, continua ad essere fortemente condizionata.
Lunedì 25 aprile si parlerà delle conseguenze dell’editto bulgaro senza dimenticare ciò che sta accadendo in Europa e nel mondo. Il Centro documentale dedicato a Enzo Biagi è nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano dove lui fu partigiano nella Brigata Giustizia e Libertà e dove aveva fatto della Resistenza un principio di vita: “Quei quattordici mesi trascorsi a combattere i nazifascisti sono stati i più importanti della mia esistenza”. Amava ricordare anche che “la Libertà non si può avere per decreto ma la si deve conquistare giorno per giorno”.
“L’editto bulgaro, vent’anni dopo” per chi non può raggiungere il paese che ha dato i natali al grande giornalista lo si può vedere in streaming su Facebook (https://www.facebook.com/ComunediLizzanoinBelvedereBo/), è organizzato dal Comune di Lizzano in Belvedere e da Articolo21 con il patrocinio: Città Metropolitana di Bologna; OdG dell’Emilia-Romagna; FNSI; ASER e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia-UNIMORE.

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