Rai. Laganà: “Su Tgr denuncio disdicevole braccio di ferro con i lavoratori e zero visione”

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“In piena trasparenza, le motivazioni del  mio voto contrario al cda Rai di oggi sul tema del taglio delle edizioni notturne della Tgr Rai”. Questa la premessa con cui il  consigliere Rai eletto dai dipendenti, Riccardo Laganà, spiega su  Twitter le motivazioni del suo voto contrario al piano di produzione e trasmissione sui cui oggi ha deliberato il Cda Rai. “La questione del taglio edizione notturna Tgr è stata sottovalutata e gestita male. Ho più volte, sotto varie forme, evidenziato – ha  ricordato Laganà – che tale intenzione o progetto dovesse passare  previo confronto con le parti sociali, non solo per questioni legate  al rispetto del contratto collettivo di lavoro, ma ritengo anche per  sani rapporti con i rispettivi rappresentanti dei lavoratori che  devono essere coinvolti nelle scelte e nei progetti aziendali. Un  simile braccio di ferro con le parti in causa, dichiarazioni e scelte  ostinate che per pietà definisco incomprensibili e che rischiano di  danneggiare l’azienda tutta minando seriamente ogni forma di  collaborazione da parte delle lavoratrici e lavoratori in questo  particolare momento, ancora in piena pandemia e con davanti una  trasformazione aziendale da affrontare insieme. E’ un disdicevole  atteggiamento che denuncio con forza”. “Portare in Cda ancora freddi numeri senza un progetto, proporre un  taglio di edizioni di tg notturni per dire che si risparmia, molto  poco alla fine, rispetto al danno di immagine provocato , credibilità  e al perimetro informativo è – scandisce Laganà – francamente  offensivo. Si cerchi bene e si vedrà che molto agevolmente si potranno ottenere maggiori risparmi senza toccare l’informazione e le edizioni  notturne. Nessuno dice che si debba mantenere tutto così com’è, si può certamente migliorare, ottimizzare ampliando e migliorando gli spazi  informativi serali/notturni, mantenendo attivamente il presidio senza  spegnere la sede e l’informazione locale. Lo si deve fare all’interno  di un progetto complessivo contenuto nel piano industriale e  coinvolgendo tutte le parti in causa e non con il pugno di ferro in  una mano e l’accetta nell’altra”.
“Le tv locali private producono nelle regioni di  competenza edizioni notturne, se questo consiglio decide di tagliare,  per costi, ascolti o non so che altro visto che ogni giorno si cambia  versione, lasceremo spazi editoriali di servizio pubblico alle realtà  locali, questo legittimerà, in ipotesi, le aziende televisive private  a chiedere di ampliare il fondo per il pluralismo e dunque ridurre in  prospettiva il canone Rai in un momento in cui dovremmo avere risorse  certe come giustamente chiesto in Vigilanza”. “Non possiamo altresì ignorare le richieste di istituzioni, regioni, comuni e lavoratori. Sarebbe uno strappo irreparabile – avverte Laganà – E ho votato contro il taglio delle edizioni notturne contenute nel  Piano Produzione e Trasmissione 2022 presentato. Si mantenga, invece,  l’edizione della notte e si ricominci da un progetto condiviso, partecipato di rafforzamento del perimetro informativo regionale,  rispettando gli accordi contrattuali e i principi di rispetto e  collaborazione con le lavoratrici e i lavoratori del servizio pubblico”. “Senza la fattiva collaborazione delle lavoratrici e lavoratori Rai  nessuna delle decisioni prese in Cda potrà mai trovare piena e  corretta attuazione”, conclude il consigliere.

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