Squadristi da tastiera augurano la morte ai poliziotti leccesi

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Augurare la morte o quasi ai poliziotti. Gli squadristi da tastiera continuano a rimpinguare il mare magnum della decadenza morale e civile, l’altra pericolosa pandemia da cui siamo attanagliati da tempo.

“Se non sono morti sarà un peccato” è uno dei terribili commenti da cui sono stati investiti sui social gli agenti della questura di Lecce rimasti coinvolti in un incidente stradale, verificatosi in città.

L’auto di servizio è andata praticamente distrutta fermando la sua corsa contro un cartello stradale. Fortunatamente illesi i due agenti a bordo.

Inattesa e sconcertante la reazione di alcuni utenti social che agli articoli sulla vicenda non hanno risparmiato commenti dai contenuti gravissimi.

“Se hanno torto malattia pagata e indennità, Se hanno ragione malattia pagata e indennità tanto i danni li pagano i contribuenti”, scrive un cittadino con nome e cognome, e via discorrendo.

Proprio nei giorni scorsi un agente in forza alla questura di Lecce è rimasto coinvolto in un grave sinistro automobilistico, finendo in ospedale con il setto nasale rotto proprio mentre raggiungeva il capoluogo dal basso Salento per entrare in servizio. Il 10 aprile scorso in occasione della festa della polizia, da Lecce era partito un messaggio di speranza e di ringraziamento nei confronti dei cittadini che hanno collaborato con le forze dell’ordine nella gestione del difficile anno della pandemia.

Il Salento però non è questo, gli sparuti gruppi di violenti che girano tanto per il web quanto per le strade, rappresentano se stessi e non anche una comunità operosa, da sempre terra d’accoglienza e inclusione.

A tutto il personale della questura di Lecce e al questore Andrea Valentino, la solidarietà della famiglia di Articolo21.

Fabiana Pacella, portavoce Articolo21 Puglia


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