La Campania che ci fa male e che amiamo nel libro di Vittorio Martone

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Può succedere, un giorno, di leggere una storia che sembra non avere alcun senso, straordinaria e anomala alle fondamenta, emblematica di un’Italia sconosciuta o comunque non raccontata abbastanza, qualcosa che ha tanto bisogno di finire sotto i riflettori perché ci rispecchia. Questo rimanda il breve ma intenso capitolo sul complesso “La Balzana” in “Politiche integrate di sicurezza – Tutela delle vittime e gestione dei beni confiscati in Campania”, il libro da poco disponibile a cura di Vittorio Martone, un giovane sociologo dell’Università di Torino che snocciola dati e date, luoghi e uomini, associazioni e diritti, il dritto e il rovescio della Campania che più ci fa male e che, dunque, più amiamo.
La Balzana, per i molti che non conoscono cosa sia, è un complesso agricolo tra i più importanti d’Italia che ha contato fino a 800 dipendenti, negli anni 60 è stato un modello economico, poi gestito dalla Cirio e infine venduto ad una famiglia di imprenditori vicina al clan dei casalesi cui è stata confiscata per passare di recente dall’Agenzia nazionale ad un consorzio che vuole farla rivivere, anche grazie ad un contributo di 15 milioni di euro autorizzato nel 2019. La parte dedicata agli esempi di ricostruzione del tessuto economico rovinato dalla camorra è quella che, in questo libro, riesce a dare la dimensione della carenza di cognizione circa il problema della criminalità organizzata e del danno economico che ha arrecato a vaste zone del Paese. Certo, aiutano, anche i contributi dettagliati su numeri e norme, sulle statistiche ma ciò che illumina il nuovo cammino della Campania sono gli approfondimenti su luoghi surreali come La Balzana, appunto. Ci sono tanti buoni motivi per leggere il libro e magari farlo nelle scuole: l’analisi del tessuto sociale e culturale di una città simbolo qual è Ottaviano, ci sono i paragrafi sulle vittime innocenti di camorra, dimenticate o mai celebrate. E infine c’è la speranza, nella parte finale scritta da Enrico Tedesco, un dirigente della Regione Campania che parla del futuro, non più o non molto del passato, indicando una via possibile di integrazione tra sicurezza e legalità.
(Politiche integrate di sicurezza – Tutela delle vittime e gestione dei beni confiscati in Campania – a cura di Vittorio Martone – Carocci editore 2020)
I diritti d’autore del libro saranno devoluti all’Associazione Annalisa Durante di Napoli

(nella foto il complesso La Balzana che si trova in provincia di Caserta)


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