Open Arms, appello di Libera e Legambiente per far scendere le persone a bordo. I medici: rischio infezioni sulla nave

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“Fateli scendere, il soccorso non può essere mai considerato un reato. Non saremo mai complici di questa disumanità”. E’ l’appello lanciato sui social dell’Associazione Libera da don Luigi Ciotti con Stefano Ciafani di Legambiente e Sandro Ruotolo, giornalista sotto scorta e Presidente dei cronisti della Campania. Voci autorevoli e impegnate che chiedono il soccorso delle 147 persone a bordo della Open Arms. E intanto in questi minuti cresce la tensione a bordo della nave che dall’alba di oggi è ferma a poca distanza dal porto di Lampedusa; i medici della Cisom saliti a bordo hanno dichiarato che la situazione è delicatissima, ci sono troppe persone a rischio infezione e ciò è reso ancor più grave dal fatto che gli antibiotici prima disponibili sull’imbarcazione sono finiti. Insomma una situazione di pericolo per le persone che si trovano sulla Open Arms e che, va ricordato, è anche uno dei motivi alla base della decisione assunta dal Tar circa l’illegittimità del provvedimento amministrativo che bloccava l’ingresso in porto. Come si sa, un secondo provvedimento è stato emesso dal Ministero dell’Interno ma non controfirmato dai Ministri della Difesa e dei Trasporti, per questo non applicabile e ciò fa ipotizzare che  viste le gravi carenze igieniche e i rischi sanitari ci potrà essere una svolta. A latere si muove il pressing della società civile, come nel caso dell’appello di Libera e Legambiente.


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