Una notizia di cronaca nera: tanti errori e innumerevoli danni

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Una pagina buia del giornalismo. Una pagina buia perche’ non solo si sono infrante le regole base che impongono di raccontare i fatti e non le ipotesi, che obbligano il giornalista a verificare prima di scrivere o raccontare.
Siamo andati oltre.
Con o senza dolo si e’ data la stura ai pregiudizi e alla strumentalizzazione di un fatto drammatico, si e’ usata la morte di un giovane per fini politici e propagandistici.
Che la propaganda la facciano i politici, in un’epoca cosi’ imbarbarita e’ un livello che come giornalisti non deve e non puo’ interessarci.

La nostra missione (si, missione, lo ribadisco) e’ quella di informare sui fatti, di dare ai cittadini gli strumenti per formarsi un’opinione sulla societa’ nella quale vivono.
La liberta’ di stampa e’ uno dei caratteri fondanti delle democrazie, ma se la stampa viene usata per fare propaganda, viviamo tempi piu’ bui di quello che pensiamo.
Vorrei poi soffermarmi su un particolare, che in tutta questa vicenda sta passando inosservato, ma che si incastra perfettamente in una storia confusa e marcata dai pregiudizi.

Ieri sera la notizia che uno dei due ragazzi, presumibilmente colui che ha ucciso il carabiniere, fa uso di psicofarmaci, in particolare di xanax.
Ma che notizia e’? Cosa aggiunge o toglie alla gravita’ del fatto? Nulla. Lo xanax viene usato, come molti sanno, per curare stati ansiosi e attacchi di panico anche in modo temporaneo.
Questo non ha a che fare con la vicenda come non ha importanza l’uso che ne facevano i due americani.

In questo delirio di propaganda e di razzismo , quando oltretutto girano foto del presunto assassino legato e bendato (un’immagine che ricorda i periodi piu’ drammatici del sudamerica) che senso ha un altro elemento discriminatorio che rischia di fare confusione, che non e’ di alcuna utilita’ e non contribuisce certo alla comprensione di cio che e accaduto?

Anche su questo dobbiamo riflettere. cercare di capire quale sia il nostro ruolo e riaffermare l’importanza della deontologia anche quando parliamo della salute mentale delle persone.

I pregiudizi sono stupidi, ottusi . E sempre pericolosi.


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