Trump, il presidente riluttante. La fatica di pronunciare la parola “Suprematisti Bianchi”

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Vi ricordate quando Trump  accusava Obama e Hillary Clinton di non voler pronunciare la definizione “islam  radicale” quando si trattava di condannare  gli attentati messi a segno dai terroristi dell’Isis? Oggi Trump dovrebbe ripensare a quelle sue  parole e trovare l’onestà e il coraggio di indicare con il loro nome  i colpevoli dei sanguinosi scontri  di Charlottesville dove ha perso la vita anche una ragazza di 32 anni,Heather Heyer, travolta dall’auto di un ventenne neonazista che,offuscato dall’odio  si è schiantato contro chi avendo idee diverse dalle sue aveva  organizzato una contro manifestazione. Trump nel condannare i fatti di Charlottesville dovrebbe  finalmente pronunciare la parola “white suprematist”, i suprematisti bianchi che  insieme al Ku Klux Klan, ai gruppi neonazisti e di estrema destra avevano organizzato il raduno  di sabato scorso per protestare contro la rimozione da un parco pubblico della statua del generale Robert Lee, considerato un eroe dai sostenitori della secessione sudista.

Sono i suprematisti bianchi e i loro amici convinti dell superiorità della razza bianca, i responsabili delle violenze di Charlottesville . Trump invece è rimasto ambiguo ed ha stigmatizzato il comportamento di tutte le parti negli scontri di sabato evitando di indicare chiaramente come responsabili i suprematisti bianchi. Lo ha fatto invece in modo chiaro la figlia Ivanka con un tweet: “Non c’è posto nella società per il razzismo,per i suprematisti bianchi e per i neonazisti”. Lo ha detto il vicepresidente Pence: “non tolleriamo l’odio e la violenza dei suprematisti, del Ku Klux Klan e dei neonazisti”. Anche alcuni parlamentari repubblicani  hanno preso le distanze da quanto accaduto a Charlottesville primo tra tutti John Mc Cain. “ I suprematisti bianchi non sono dei patrioti,ma dei traditori”.l’ex candidato alla Casa Bianca Ted Cruz li ha paragonati al diavolo ed ha sollecitato il Dipartimento della Giustizia ad indagare come fatti di terrorismo gli scontri di Charlottesville. La Casa Bianca ha cercato di raddrizzare il tiro affermando in una mail ai giornalisti che il presidente si riferiva ai suprematisti bianchi ai neonazisti e al Ku Klux Klan.

Ma di Trump non c’è neanche un tweet con quelle sigle. Perchè non riesce a pronunciarle? Che cosa c’è che glielo impedisce? Forse il fatto che da subito i gruppi dell’  estrema destra lo hanno sostenuto nella corsa alla Casa Bianca e David Duke,ex leader del Ku Klux Klan non perde occasione per ricordarglielo?Forse perché tra gli ideologi di quei gruppi  c’è Steve Bannon fondatore del sito Breitbart news e  capo stratega del presidente  alla Casa Bianca? Non a caso Breitbart News oggi punta il dito contro la polizia per i  disordini di Charlottesville. Non avrebbe tenuto a distanza di sicurezza i gruppi contrapposti e polarizzati arrivati nella città per manifestare. Un’inchiesta federale chiarirà come sono andate realmente le cose.Nel frattempo l’America si interroga su questo tragico rigurgito di razzismo che fa salire la tensione nelle città dove continuano le proteste  anche contro un presidente riluttante.


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