Ilva-Taranto: l’accordo con Am Investco Italy. Un passo in avanti tra nuovi  scenari e vecchie speranze

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Taranto dimenticata dal Governo in tema di tutela della vita dei cittadini esposti agli inquinanti del siderurgico piu grande d’Europa, torna in primo piano nel giorno dell’accordo appena concluso.

E’terminata la fase negoziale tra i Commissari straordinari dell’Ilva, Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba e.  l’aggiudicatario Am Investco Italy S.r.l.  L’accordo soddisferebbe  le indicazioni prioritarie del decreto del 5 giugno 2017 con cui il Ministero dello Sviluppo Economico autorizza la cessione del complesso aziendale del Gruppo Ilva. Sarebbero state accolte le indicazioni  segienti:
– livello occupazionale del gruppo, 10 mila  unità
– riduzione dei tempi della realizzazione degli interventi di copertura dei parchi primari
– soluzioni a minor impatto ambientale valutando anche l’impiego del preridotto
– realizzazione di un centro di ricerca nel sito di Taranto
– definizione di clausole contrattuali idonee a garantire la piena esecuzione delle obbligazioni, anche nell’ipotesi di limitazioni dell’autorità antitrust.

I Commissari straordinari Piero Gnudi , Enrico Laghi e Corrado Carruba hanno dichiarato che  “Con la firma dell’accordo Ilva può contare su una proprietà solida, di un leader industriale e competente, che si è impegnata a fare importanti investimenti tecnici, a tutelare l’occupazione ed a realizzare il piano di risanamento ambientale. È stato un processo lungo ed impegnativo che, nell’obiettivo di mantenere in vita questo importante asset strategico per il Paese, ha visto la partecipazione attiva dei lavoratori, del governo, delle istituzioni nazionali e locali nonché delle forze politiche. Si avvierà rapidamente l’attività di bonifica dei siti, utilizzando i fondi trasferiti dalle disponibilità della famiglia Riva”.
Il prezzo di acquisto dei complessi aziendali è €1.800 milioni, con canoni di locazione annui di 180 milioni di euro. L’inizio della locazione è a fine 2017 ed è soggetto all’autorizzazione delle autorità competenti.
I Commissari straordinari hanno condotto  l’attività della negoziazione in esclusiva in modalità prioritaria alla tutela dei livelli occupazionali.La forza lavoro del  gruppo Ilva  costituita da almeno 10.000 unità per l’intero periodo di riferimento del piano industriale. L’accordo sindacale potrà incrementare tali livelli occupazionali ancora di piu’. Ad oggi  ILVA ha 14.220 lavoratori e il ricorso alla cig straordinaria riguarda complessivamente di 4.100 addetti. Chi  non verra’ assunto dall’acquirente rimarra’  in capo all’Amministrazione Straordinaria per tutta la durata del programma ed essere impiegati nelle bonifiche  e decontaminazioni. Nessun lavoratore sarà  lasciato senza  protezione.
Iniziative sul territorio saranno  previste nell’offerta:
-realizzazione di un centro di ricerca nel sito di Taranto, per  10 milioni di euro e con un ulteriore impiego di lavoratori locali
– per  le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra, e Montemesola sono previste delle attività di sostegno assistenziale e sociale, per la durata di 3 anni, con le risorse già previste dalle norme.
Nell’arco di sette anni AM Investco apporterà investimenti 2,4 miliardi di euro.

Sono previsti investimenti 1,3 miliardi di euro a sostegno del piano industriale e incentrati soprattutto sugli altiforni, le acciaierie e le linee di finitura. 1,1 miliardi di euro per  investimenti ambientali per  la conformità con l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Per la parte  ambientale si è ottenuta la massima compressione dei tempi delle procedure da espletare a seguito dell’aggiudicazione, con riferimento alla presentazione dell’istanza di modifica del piano ambientale e all’espletamento della procedura antitrust e con la riduzione dei tempi necessari  per la realizzazione degli interventi di copertura dei parchi primari. L’aggiudicatario si è impegnato a individuare e perseguire le soluzioni tecnologiche più sostenibili ed efficienti e con il minor impatto ambientale. L’impegno e’ per l’adozione di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio,  per la cattura e il riciclo di CO2, approfondendo lo studio per la fattibilità dell’utilizzo del preridotto, di pari passo  con le condizioni di sostenibilità economica del Piano Industriale.
Nel piano industriale e’ prevista  una produzione di acciaio grezzo limitata a 6 milioni di tonnellate annue per raggiungere la  conformità con l’Autorizzazione Integrata Ambientale che fara’ ripartire  l’altoforno 5 e aumentare  la produzione di acciaio grezzo fino a 8 milioni di tonnellate all’anno, come prevede  l’AIA.

Il piano industriale prevede ulteriore aumento  della produzione fino a 9,5 milioni di tonnellate di acciaio finito con l’importazione di bramme e laminati piani a caldo per massimizzare l’uso degli impianti di finitura dell’Ilva. Nell’accordo sono state inserite clausole contrattuali per  garantire per l’intero periodo del piano industriale, la piena esecuzione delle obbligazioni contrattuali, relative anche ai livelli occupazionali. Il termine del programma dei Commissari coincide con  quello di ultimazione del Piano ambientale di ILVA, previsto 2023. All’investimento ambientale di Am Investco Italy S.r.l vanno sommate le risorse sequestrate ai Riva  di €1,300 milioni.
Scenari importanti, speranze di qualita della vita migliore.
Se non si lavora non ci si sente degni di stare al mondo, ma assistere alle morti per inquinamento in aumento  in questo territorio è qualcosa che non può andare avanti.
Che l’accordo apporti soluzioni in direzione prioritara della tutela della vita.
E la vita varra’ pur qualcosa di piu ‘ di questo strategico acciaio.
Cammino per le strade dei tamburi oggi, con l’estate gia iniziata e un vento che colora la mia maglietta a mezze maniche.
Era bianca…era. adesso s’è tinta di rosa, del minerale che ho respirato, del male che cammina spinto nei giorni di vento.

Foto di Vincenzo Aiello


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