1° rapporto Anmil su salute e sicurezza lavoro. La relazione del presidente Bettoni

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Il 17 maggio è stato presentato a Palazzo Giustiniani (Senato della Repubblica) il 1° rapporto Anmil sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro. Pubblichiamo la relazione del Presidente nazionale Franco Bettoni

Buongiorno a tutti,

sono particolarmente orgoglioso di introdurre i lavori di questa giornata in questa prestigiosa sede istituzionale del Senato della Repubblica alla presenza delle massime istituzioni (che rinnovano costantemente la loro vicinanza all’Associazione sui temi a noi più cari), dei componenti del Consiglio nazionale ANMIL e di tutti gli altri ospiti intervenuti.
La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è ormai parte integrante della mission di ANMIL Onlus che, negli ultimi venti anni, ha intensificato notevolmente il proprio impegno in questo ambito, anche attraverso l’istituzione di una nuova unità operativa che opera in 4 aree strategiche di intervento: progettazione normativa e dialogo istituzionale; studio e ricerca in chiave nazionale, internazionale e comparata; formazione; divulgazione e sensibilizzazione culturale. Proprio in quest’ultimo ambito si inserisce la presentazione del Primo Rapporto sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, un evento che arricchisce il quadro degli appuntamenti annuali ANMIL più importanti, dopo la Giornata Nazionale per le Vittime di Incidenti sul Lavoro e la Giornata della Donna.

Si tratta di un prodotto innovativo nello scenario nazionale ed europeo che si presenta come un “annuario della sicurezza sul lavoro” attraverso il quale l’Associazione vuole analizzare, di anno in anno, i principali interventi del legislatore, della giurisprudenza, della prassi amministrativa e del mondo dello studio e della ricerca in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che hanno caratterizzato, in modo significativo, l’anno precedente e la metà dell’anno in corso.  

Considerati infatti i tanti obblighi imposti dalle norme in materia e la ricorrente difficoltà di un’immediata interpretazione (degli stessi da parte dei loro destinatari), il Rapporto Annuale sulla Sicurezza sul Lavoro intende fornire, a beneficio degli addetti ai lavori, dei tecnici, delle imprese e dei lavoratori, un servizio informativo aggiornato e completo, completamente gratuito, condensato in un unico volume facilmente consultabile.

Nel corso dei suoi quasi 74 anni di attività, ANMIL ha monitorato costantemente l’evoluzione del fenomeno infortunistico e le situazioni di rischio in tutti settori produttivi, oltre che l’evoluzione del quadro normativo per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Abbiamo così osservato che, nonostante i numerosi sforzi fatti dal legislatore per migliorare l’apparato normativo in materia, i livelli di efficacia delle tutele restano ancora insoddisfacenti, specie in alcune aree del Paese ovvero in alcuni ambiti produttivi.

Lo confermano, in primo luogo, i dati statistici INAIL e altrettanto gli esiti delle attività ispettive e di vigilanza, contenuti nel Rapporto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro 2016.

L’evidenza di tali problematiche ha portato l’ANMIL ad indagare sulla ragione di questo scollamento tra regole formali e tutele sostanziali.

Secondo noi, infatti, tale fenomeno può ricondursi solo in parte alla necessità di semplificazione e completamento della disciplina prevenzionistica, pur pressante nel nostro Paese. Non può negarsi infatti che esse restano tra le priorità dell’agenda del Legislatore. Tutti sappiamo che, a circa 10 anni dall’entrata in vigore del d.lgs. n. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza), sono ancora una ventina i provvedimenti da attuare e alcuni riguardano materie di grande rilievo. Né le più recenti riforme del mercato del lavoro hanno potuto contribuire significativamente a questo processo. Sempre nell’ambito della attuazione della normativa, tutti noi siamo consapevoli di quanto sia importante riavviare il lavoro operativo Commissione Consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro che stenta però a ripartire nella sua nuova composizione. Una circostanza quest’ultima che purtroppo lascia ancora in panchina l’ANMIL, pur formalmente entrata a far parte della Commissione da settembre 2015, per effetto del Jobs Act e del nuovo art. 6 del decreto legislativo 81/2008.

Oltre a questi temi, c’è però anche un problema di natura culturale, collegato alla necessità di veicolare e diffondere al meglio i contenuti prescritti da norme complesse, attraverso strumenti agevoli, multilivello e gratuiti, alla portata di tutti: imprese pubbliche e private; lavoratori; addetti ai lavori; consulenti e professionisti. Ciò, tanto più se si tiene conto della rilevanza costituzionale e non negoziabile dei beni della vita e della salute della persona, alla cui tutela la materia è preposta.

Ecco quindi che il Rapporto ANMIL si pone, non solo come un prodotto editoriale, ma come un innovativo veicolo culturale che intende contribuire, con la nostra impronta etica e sociale, all’innalzamento effettivo del livello di conoscenza e consapevolezza su una materia così eterogenea e complessa, caratterizzata come è dalla presenza di numerose norme, nonché di complesse interpretazioni – talvolta contradditorie – non sempre direttamente fruibili dai soggetti che pure sono obbligati a rispettarle.

Non è dunque casuale la scelta di una massima divulgazione del Rapporto, interamente gratuita, mediante un lavoro realizzato dai nostri esperti e messo a servizio della cultura, dunque di tutti noi.
Grazie per l’attenzione.

Franco Bettoni


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