Il senatur offende Kyenge. La Bossi-Fini non si tocca, Alfano la pensa come me

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Bossi va alla guerra e mette l’elmo. Si aggira per festicciole paesane, “ riabilita” quei leghisti che Maroni aveva bandito, pensa ad un congresso in tempi rapidi, ipotizza una nuova Lega . Oppure una costola della Lega che si muove per proprio conto. Quelli che hanno fatto fuori Bossi, a partire da Maroni, con aggiunta del suo vice Salvini, di Calderoli, il ministro del porcellum, di altre mezze tacche ,parlamentari e no, non ne vogliono sapere. La cosa in sé non meriterebbe neppure un titolo, una riga . Ma lo scontro nella Lega si gioca, è proprio il caso di dirlo, sulla pelle delle persone, gli immigrati. Il gioco si fa duro, parola questa amata dai leghista di ogni tendenza, una volta preferita dal cerchio magico che si raccoglieva attorno a Bossi , con propaggini fino al figlio, laureato a tempo perso, noto per bruciare soldi non suoi. Oggi le parti in causa fanno a gare a chi mostra di essere il razzista doc. Sempre più presa di mira il ministro Kyenge. Non c’è giorno che qualcuno dei leghisti che vanno per la maggiore non la insulti, non la offenda. Razzismo e volgaritàsi sposano nella “politica” dei leghisti. Bossi non vuole essere da meno. Anzi addirittura in questa orribile gara è riuscito a superare Salvini il quale ha proposto un referendum per eliminare addirittura il ministero che Kyenge presiede. Ha avutola riposta che merita perché questa donna, una signora, trova sempre il modo di far fare la figura del fesso a chi la offende. Gli ha risposto chiedendo che i soldi che verrebbero spesi per il referendum vengano messi a disposizione del ministro per combattere la battaglia contro il razzismo. Il vecchio Bossi non poteva essere da meno di Salvini. Ha dimenticato che proprio lui aveva avuto parole di scusa nei confronti del ministro quando alcuni consiglieri comunali leghisti avevano abbandonatola sala al momento in cui in un convegno aveva preso la parola la ministra.

Bossi: Della ministra il Paese ne ha pieni i coglioni:
Ed ecco che ad Arcore, , provincia di Monza,Brianza, si dice una roccaforte bossiana, il vecchio leader messo da parte da Maroni tiene un comizio: “ Dicono che è la solita Lega razzista- afferma- ma è tutto il Paese che ne ha pieni i coglioni”. Le agenzie di stampa riportano solo ledue lettere iniziali, “co.”. Visto che questa parola viene ormai usata nelle aule parlamentari, vedi quanto affermato dal deputato Biancone nei confronti del segretario del Pd, Epifani., la usiamo qanche noi.

Poi l’Umberto ha ribadito: Il Paese ne ha pieni i testicoli del ministro Kyenge.Io sono conhtrarissmo agli insunti, si può ragionare,ma bisogno dire anche la verità”.Pensate un po’ se era favorevole agli insulti cosa avrebbe detto il presidente del Carroccio. Già perché addirittura è presidente, anche se Maroni e i suoi lo ignorano. Del resto proprio il capo leghista, presidente della Regioni si era ben guardato dal chiedere scusa alla ministra per le offese che consiglieri leghisti le avevano rivolto.lke scuse la aveva fatto il sindaco di Verona, Tosi, il quale si dice aspira ad una candidatura a premier nel caso si votasse. Ma Bossi oltre alla offese ha detto qualcosa di più. Forse anche più grave. Afferma il presidente leghista: “ Ho chiesto in Aula al ministro Alfano se era vero che il governo vuole cambiare la Bossi-Fini. E lui mi ha detto. Sono io il ministro dell’interno, Cecile Kyenge può dire quello che vuole ma io non ho alcuna intenzione di toccare la legge Bossi- Fini “ Insomma si profila una nuova accoppiata, Bossi-Alfano.


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