Il pregiudicato attende un “segnale” che si chiama desiderio. Marina sì, Marina no

0 0

Berlusconi ha rotto gli ormeggi. Forse ha capito che il “ segnale “che attende, il salva condotto o qualcosa di simile che gli consenta ancora una volta la candidatura a premier, resterà un suo desiderio. Da Arcore, esilio di lusso, pranzi e cene con figli e amici più stretti ringhia. Voleva andare in vacanza in qualche paradiso fiscale ,nel mondo ce ne sono tanti. Aveva ripreso i rapporti, con Dell’Utri, Previti, compagni di merenda, confortato da Briatore, assurto al rango di commentatore politico grazie a Luca Telese che se lo è portato a In Onda estiva per dissertare sulla conferma della condanna nel processo Mediaset da parte della Cassazione. Niente da fare, il passaporto gli è stato ritirato, primo passo per dare attuazione alla sentenza.. I suoi legali intanto stanno cercando di confondere le acque in merito alla ineleggibilità. e incandidabilità dell’ex premier, quasi ex cavaliere. Diciamo quasi perché l’associazione di questi rispettabili signori e signore deve vedere le carte. Non basta la sentenza in questo paese, sempre più anormale.

Si tenta di far ritardare la stesura della sentenza della Cassazione
Non solo ci sono alcuni membri del Consiglio superiore della Magistratura che hanno chiesto di aprire una procedura contro il presidente della sezione feriale della Cassazione, Antonio Esposito, reo di aver rilasciato una intervista al Mattino di Napoli, prima ancora di scrivere le motivazioni della sentenza di condanna per Berlusconi.. Ed è stata convocata d’ urgenza la riunione della prima Commissione..I membri laici che hanno avanzatola richiesta fanno capo al centrodestra. Il presidente, Annibale Marini, giù membro della Consulta in quota An, ha convocato la riunione per il 5 settembre. Guarda caso prima che si riunisca la Giunta per le elezioni e le immunità del Senato,il 9 settembre. Uso politico della giustizia, direbbero i berluscones. Noi ci limitiamo a rivelare la singolarità di questo episodio. Il movimento 5 stelle ha chiesto di anticipare la seduta. Il presidente della Giunta ha fatto presente che la convocazione era stata decisa all’unanimità e che la riunione della Commissione del Csm non ha niente a che vedere con le decisioni dell’organismo del Senato. E l’orientamento del Pd, Sel, M5S è chiaro,la sentenza di condanna pronunciata dalla Cassazione è irrevocabile , come tale, deve essere applicata . Berlusconi è ineleggibile e in candidabile , non ci sono dubbi. Comunque c’è in atto un gran tramestio per ritardare i tempi della motivazione della Cassazione, dare modo a Berlusconi di candidarsi alle elezioni dopo aver staccato la spina al governo. Ottobre, novembre i cittadini alle urne. Una volta eletto spetterebbe alla Camera di cui fa parte decidere sulla ineleggibilità. Fantasie?

Berlusconi lancia una grande campagna di manifesti
Intanto l’ex premier ha lanciato una grande campagna con manifesti che verranno affissi in tutta Italia. Tanti, tantissimi 6×3 con il logo del partito del 1994 con la scritta “ Ancora in campo per l’Italia. Forza Italia”. Sulla sfonda la sua immagine,la folla che si è radunata davanti a Palazzo Grazioli quando l’ex premier scese ed prese la parola da un palchetto abusiv o. Di folla ce ne era poca ma ma le tv del pregiudicato parlarono di manifestazione oceanica.Le telecamere possono fare miracoli. E il pregiudicato annuncia che ogni giorno sarà in televisione, Speriamo non i quella pubblica già. colpevole di aver mandato in onda come fosse il vangelo il proclama del berlusca. Qui entra in ballo Marina, la figlia prediletta che proprio venerdì ha festeggiato il compleanno. I giornali di famiglia ne raccontano ogni giorno pregi e virtù. Ferrara la adora., gode, quasi sessualmente per quanto può, al solo nominarla Ma il papà con la scusa di non far rivivere alla figlia i dolori provocatigli dalla politica, la sconsiglia. Insomma il capo è lui, i dolori non c0enrtrano. Avviene così che un giorno Marina dice sì,il giorno dopo dice no. Libero,il Giornale,Il Foglio si alternano. Quando uno dice sì gli altri dicono no e così via. Se ben ricordiamo questa telenovela va avanti fin dal 2010. Ci domandiamo. Fin quando gli italiani sopporteranno questa sceneggiata? Non rimandiamo ai posteri la sentenza che non è ardua. Basta un po’ di buon senso.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21