Tortura, carceri, droghe: tre leggi civili da sostenere

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Il 26 Giugno è stata la giornata internazionale contro le torture, una pratica che, nonostante trattati e convenzioni, continua ad essere largamente diffusa, e non solo nelle zone di guerra, conflitto, scontro tribale o etnico. Basterà ricordare Guantanamo, l’Iran, o le foto scattate in tante prigioni o in quei moderni campi di concentramento chiamati “Centri di identificazione o di accoglienza”, per rendersi conto della spaventosa diffusione di questa pratica, anche a pochi metri da casa nostra. Del resto, se ancora ce ne fosse stato bisogno, il film di Daniele Vicari, “Diaz” ci ha fatto vedere cosa é capitato in Italia in un giorno di straordinaria follia e di sospensione dei diritti costituzionali.
Ebbene il processo per i fatti di Bolzaneto ha dovuto scontare anche la mancanza dello specifico reato di tortura nei nostri codici, questo nonostante le convenzioni già firmate e ratificate. L’assenza di questa previsione di reato, ancor più grave se commesso da un rappresentante dello stato e dei suoi apparati di sicurezza, ha pesato anche nel processo per individuare esecutori, forme e modi del pestaggio che ha procurato il decesso di Federico Aldrovandi a Ferrara e di Stefano Cucchi, a Roma.

Per questo decine e decine di associazioni  hanno deciso di raccogliere le firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare per introdurre il reato di tortura, per  chiedere la piena applicazione della Costituzione anche nelle carceri, per proporre una modifica alle attuali legge in materia di droghe, a partire dalla riduzione della carcerazione  e a favore dei riti alternativi. Chi avesse voglia di firmare e di sostenere la campagna potrà trovare tutte le informazioni necessarie su www.3leggi.it

 

Sarà il caso di farlo perché quello che, sbagliando, ci sembra lontano, potrebbe all’improvviso sfiorare chiunque di noi.

http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/06/27/giuseppe-giulietti-tortura-carceri-droghe-tre-leggi-civili-da-sostenere/


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