Grillo: “Boldrini forse non capisce le mie dichiarazioni, studi la Costituzione”. Vendola: “Grillo sa solo insultare e offendere”

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La presidente della Camera aveva criticato le dichiarazioni del leader M5S sul “Parlamento maleodorante”. La replica di Grillo: “La Boldrini, “nominata” alla Camera per grazia di Vendola, entrata in Parlamento grazie alla coalizione farlocca con il pdmenoelle, subito rinnegata (a parole) per occupare le poltrone dovute all’opposizione, eletta presidente della Camera a tavolino in una notte, ha un piccolo problema. Non legge le mie dichiarazioni prima di parlare o, cosa piu’ grave, non e’ in grado di capirle”. Lo scrive Bebbe Grillo sul suo blog.
“Nel mio intervento ho denunciato che da vent’anni il Parlamento viene spogliato dei suoi poteri, sanciti dalla Costituzione, senza che nessun partito abbia da ridire. Un Parlamento di “nominati” dai partiti, non di votati dai cittadini, il cui potere di legiferare e’ stato di fatto trasferito al Governo con i decreti legge, un Parlamento neppure messo in grado di sfiduciare il Governo, come e’ stato per Berlusconi e Monti, e che prende ordini dai partiti. Questo e’ il Parlamento oggi. Negarlo e’ negare la realta’. Studi la Costituzione, cara Boldrini, e la legga attentamente prima di commentare le mie parole a uso suo e dei partiti. Il M5S vuole da sempre la centralita’ del Parlamento. Il resto sono balle. Leggiamo le sue parole: “Le dichiarazioni di Beppe Grillo, scomposte e offensive, tendono di nuovo a colpire il Parlamento e quindi la democrazia. Sono dannose per il paese, per la sua immagine all’estero, per chi lavora a rinnovare le istituzioni rendendole piu’ sobrie, efficaci e trasparenti e per gli stessi deputati del gruppo M5S, presenti con grande impegno nell’attivita’ della Camera””.

“Grillo sa solo insultare e offendere, senza rispetto ne’ per le persone ne’ per le Istituzioni democratiche. Piena solidarieta’ a Laura Boldrini”. Cosi’ Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta’, reagisce agli insulti di Beppe Grillo nei confronti del presidente della Camera dei Deputati.


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