“Ciao Margherita”. Aveva firmato lo scorso anno l’appello Fnsi-Art.21 per l’equo compenso dei giornalisti

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“Come me un sacco di persone, che hanno avuto la fortuna d’incontrarti, ricorderanno il tuo sorriso, la tua disponibilità, la tua fermezza, il rispetto per la vita e per i diritti umani e civili, la semplicità con cui spiegavi cose difficili”. Così  la nostra collaboratrice Sabrina Ancarola (la foto è del fratello Antonio, ndr) ricorda Margherita Hack deceduta ieri all’età di 91 anni. “Di te la prima battuta che mi viene in mente è “sono nata in via delle Cento Stelle a Firenze, non avrei potuto fare altro che l’astrofisica”. Infinito senso di gratitudine per te donna meravigliosa, l’ultima tua immagine che mi porterò sempre nel cuore è averti vista con il bastone tenuto come fosse un fucile mentre Ginevra Di Marco Marco cantava Malarazza.

Nell’ottobre scorso Margherita Hack aveva firmato l’appello per l’equo compenso dei giornalisti  promosso dalla Commissione nazionale lavoro autonomo della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, e fatta propria e rilanciata come petizione su web da Articolo 21, da Lsdi (Liberta di stampa democrazia dell’informazione) ed altri organismi.

 


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