Rai. Per fugare le preoccupazioni c’è una sola strada

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Le preoccupazioni  manifestate dal segretario del Pd, Bersani, e non solo da lui, in relazione all’incontro tra il presidente Monti e la delegazione della Pdl su Rai e dintorni è assolutamente fondata.

Per smentirla c’è una sola strada: fare subito e bene l’asta per le frequenze, informare il Parlamento sul rinnovo delle concessioni tv, trasferire davvero i poteri alla nuova presidente della Rai, rafforzando il potere  di controllo e di intervento in materia di appalti, di assunzioni e di nomine, sbaraccando tutte le posizioni dominanti.

Dalla presidente Tarantola alla quale rinnoviamo gli auguri di buon lavoro, ci attendiamo che metta fine agli accordi di cartello, ed introduca criteri di reclutamento e di selezione fondati unicamente sul merito e sulla rigorosa valutazione dei curricula professionali.

Restiamo in fiduciosa attesa che i temi, i  soggetti sociali, gli autori espulsi in questi anni da viale Mazzini, possano ritrovare piena cittadinanza nel servizio pubblico, superando la lunga stagione delle censure, delle liste di “Sgradimento”, della umiliazione di tante energie  professionali interne.

Per esprimere un giudizio compiuto sarà, dunque, meglio attendere i  primi atti e le prime delibere. Per il futuro  sarà bene che lo schieramento di centro sinistra inserisca tra le priorità la risoluzione del conflitto di interessi e il superamento della Gasparri, due metastasi che continuano a condizionare l’ordinamento democratico.


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