Aldrovandi, giudizi sommari

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“Certamente ci sono poliziotti che ogni giorno fanno il loro dovere. Non c’ è bisogno che ce lo ricordi la ministra Cancellieri. Il suo commento sulla sentenza Aldrovandi ci è sembrata veramente fuori luogo. Noi ci adeguiamo, non esprimiamo un giudizio sommario, siamo informate”. E’ quanto scrivono le Donne Viola in un loro blog. “Fossimo in lei prenderemmo atto semplicemente di questa sentenza che rende finalmente giustizia alla storia di Federico, che è stato ucciso e non è stato morto un figlio nostro.

E ci preoccuperemmo di capire come è possibile che capitino cose come quelle successe a Federico, a Stefano, a Giovanni.Come è possibile che capitino cose come quelle successe a Trieste dove il vice questore al posto del cartello ufficio immigrazione ha un cartello con scritto sopra ufficio epurazione. Ne abbiamo parlato qui, raccontando della storia di Alina.
Tutte notizie che passano sotto tono.
E sinceramente iniziamo a pensare che questo silenzio faccia comodo a parecchie persone.

Cara ministra Cancellieri è dato di fatto che i 4 agenti che hanno ucciso Federico non rappresentano l’intero corpo di polizia.
Ma è anche dato di fatto che se capitano queste cose un piccolo esame di coscienza lo Stato dovrebbe farselo.
Manca un percorso formativo adeguato a queste persone?
Sono sottoposte a situazioni al limite dello stress ?
O forse manca una regolamentazione di legge che faccia in modo di demonizzare certi abusi di potere?

Amnesty sta chiedendo all’Italia di introdurre il reato di tortura.

Ce lo ricorda nel comunicato per la sentenza di ieri.

Vi state attivando in merito?

Amnesty International Italia coglie l’occasione di questa sentenza per ricordare la stringente necessità di adeguare l’ordinamento interno alle norme e agli standard del diritto internazionale, in primo luogo attraverso l’introduzione del reato di tortura nel codice penale e l’adozione di meccanismi di prevenzione dei maltrattamenti.”

Basta poco, ministra Cancellieri.
Il primo passo come chiede Amnesty è adeguarsi agli standard del diritto internazionale.
Lo Stato impari a correggersi e forse si eviterebbero a priori i giudizi sommari.
Per i cittadini che vogliono che anche nel nostro paese venga introdotto il reato di tortura si può firmare qui questa petizione sottoscritta da Avv. Fabio Anselmo, Ilaria Cucchi, Lucia Uva, Domenica Ferulli, Patrizia Moretti, Luciano Isidro Diaz, Maria Ciuffi, Irene Testa

http://donneviola.wordpress.com/2012/06/22/giudizi-sommari/


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