Media e censura. Anche gli Indignados spagnoli rottamati dalla stampa italiana

Sabato scorso, a Madrid, centinaia di migliaia (forse un milione secondo alcune fonti riprese dal quotidiano francese Le Monde) di giovani, donne, anziani, pensionati, disoccupati, lavoratori in crisi, sono sfilati per le vie della città protestando contro la politica di austerità e rigore “europeista”, portata avanti dal governo di centrodestra del premier..

John Fitzgerald Kennedy. A 50 anni dall’uccisione. Il ricordo di Furio Colombo

“Alle ore 13,45 di quel 22 novembre del 1963 ero al 27 piano di un ufficio dell’Olivetti in un grattacielo di Park Avenue. Un minuto dopo, ascoltando la radio, ho sentito la notissima voce di Walter Kronkite per la prima volta spezzata dire: “il presidente Kennedy è morto!”. E’ la testimonianza che abbiamo raccolto di Furio Colombo, punto di riferimento per il giornalismo libero e autonomo, di stampo anglosassone. Colombo è uno degli intellettuali italiani più vicini alla famiglia Kennedy e maggiormente consultato dall’establishment politico democratico americano

Datagate. Obama, il “grande fratello” che spia “le vite degli altri”

“Tutti spiano tutti” è il ritornello che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e il suo zelante Segretario di Stato, John Kerry, hanno ripetuto ai loro colleghi europei, a partire dagli arrabbiati francesi, per continuare con i suscettibili tedeschi e per finire con gli accomodanti italiani. Una toppa più grossa del buco, purtroppo per loro! In realtà, è tradizione nel “Big Game”, il grande gioco come lo descrisse Kipling nel suo avvincente romanzo

FORUM ARTICOLO21 – L’Anno Zero dei giornalisti e della libertà di stampa

Colleghi “diversamente giovani”, come scrive Barbara Scaramucci, “reduci” di Fiesole, artefici di Articolo 21, più realisticamente “anziani” con l’esperienza del “giornalismo da marciapiede” stanno stimolando sul nostro sito (all’interno gli interventi di CORRADINO, GIULIETTI, MINEO, SERDOZ, SCARAMUCCI, FERRANTE, CERRATO, NUCCI, ROMAGNOLI, ZACCARIA, GARIBOLDI, BLASI)

STEFANO RODOTA: “Un’unica piazza, un unico fronte per la Costituzione”

“La Costituzione non è un semplice documento, ma lo strumento che ha consentito in Italia di superare crisi drammatiche e di mantenere saldo il riferimento alla democrazia”. E’ con la difesa (e il rilancio) della Costituzione dai tanti tentativi di stravolgimento che il giurista Stefano Rodotà apre e chiude l’intervista rilasciata ad Articolo21. Verso l’assemblea dell’8 settembre, che preparerà una grande manifestazione per il 5 ottobre