Ruotolo: sullo spyware Apple conferma notifiche inviate in 94 Paesi, attacco alla libertà

0 0

“La risposta di Apple alla mia lettera della settimana scorsa conferma ciò che da tempo denunciamo: l’uso di spyware mercenario non è un’eccezione, è diventato un fenomeno globale. Solo nell’ultimo ciclo di notifiche, Apple ha avvertito utenti colpiti in 94 Paesi. E dal 2021, il numero totale supera i 150 Paesi. È la prova che siamo di fronte a un attacco sistemico alla libertà di stampa, alla democrazia, alla sicurezza dei cittadini”. Lo dichiara Sandro Ruotolo, eurodeputato del Partito Democratico e membro della Segreteria nazionale responsabile per l’informazione, commentando la risposta ufficiale ricevuta da Apple alla sua lettera del 24 giugno sul caso Paragon.”Apple conferma che le notifiche si basano sull’identificazione di schemi di attività sospette e che, per via delle protezioni della privacy, non sempre riesce a sapere chi siano esattamente gli utenti colpiti: giornalisti, attivisti, oppositori politici. Nella mia lettera – prosegue Ruotolo – chiedevo chiarezza: quante persone sono state colpite? Chi decide chi deve essere informato? Come si distinguono i casi legittimi da quelli abusivi? La risposta di Apple è un primo passo, ma resta evidente il bisogno di trasparenza, regole vincolanti e controllo democratico”. “Intanto, mentre il governo italiano propone di vietare queste notifiche, Apple ci dice che senza questi alert, molte vittime non saprebbero mai di essere spiate. Ed è proprio grazie a una notifica che abbiamo scoperto il caso dei 5 giornalisti in Italia. Si tratta di una questione europea – conclude Ruotolo – Questa battaglia è tutt’altro che finita. Continueremo a chiedere giustizia, a mobilitare il Parlamento europeo e a coinvolgere la società civile. Undici organizzazioni europee – tra cui Amnesty International, Articolo 19 e la Federazione europea dei giornalisti – hanno già dato vita a un gruppo di coordinamento contro lo spyware. È un primo passo, ma deve diventare un fronte ampio, trasversale e determinato. Nessuno dovrebbe vivere con il timore di essere intercettato solo per aver fatto il proprio lavoro. La sorveglianza abusiva non è solo una violazione della privacy: è un attacco diretto al cuore della democrazia. E noi non staremo in silenzio”.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.