Articolo21 esprime vicinanza al direttore di Basilicata24, Michele Finizio, al centro di una vicenda giudiziaria che solleva gravi interrogativi sul diritto di cronaca e sulla libertà d’informazione.
Tutto ha avuto inizio con una querela per diffamazione presentata da Acquedotto Lucano S.p.A., in seguito a un articolo che descriveva una situazione di criticità finanziaria dell’ente. Finizio ha ritenuto suo dovere informare i cittadini, riportando dati noti e accessibili, senza mai rivelare le fonti, nel pieno rispetto del segreto professionale.
Il caso ha avuto un’escalation preoccupante: interrogatorio presso i Carabinieri, perquisizione in redazione, e infine la notifica di un decreto penale di condanna — uno strumento che esclude il contraddittorio e si applica solitamente per reati minori — per presunta omessa verifica sull’attendibilità della fonte.
Sconcerta la scelta della Procura di procedere con una condanna diretta senza processo, nonostante l’assenza di precedenti simili a carico della testata nonostante oltre cento querele. L’intento appare più punitivo che giuridico.
Basilicata24 ha già annunciato che si opporrà al decreto e chiederà un processo regolare, per far valere le ragioni della difesa e affermare un principio fondamentale: l’informazione indipendente non può essere intimidita né messa a tacere.