Daniela Poggi, attrice, conduttrice televisiva, attivista per i diritti umani e donna autenticamente di sinistra, sempre pronta a schierarsi al fianco di chi non ha voce, condivide con noi le sue preoccupazioni in merito alla tristissima fase storica che stiamo attraversando. Da Gaza all’Ucraina, dai morti di Serie A e di Serie B, in base alla religione e al colore della pelle, alla crisi della democrazia, dalle censure ai bavagli, fino ai cinque referendum per i quali saremo chiamati a votare il prossimo 8 e 9 giugno, di cui non si parla quasi da nessuna parte, il suo è un grido di dolore ma, al tempo stesso, di rabbia. Non è disposta, infatti, ad arrendersi, non è disposta a mollare, non ci pensa proprio e si batte anche in nome delle nuove generazioni, cui sono stati tolti sogni e prospettive, che sono state relegate ai margini, di cui si parla quasi meno dei referendum e alle quali, nonostante tutto, dice di riprendersi il domani, innanzitutto partecipando alla vita pubblica. Come del resto ha fatto Geppi Cucciari, come ha fatto Elio Germano, come fa qualunque artista degno di questo nome, libero e in contrasto con la fase oscurantista e impregnata di conformismo che caratterizza questa stagione del mondo. Un’intervista al termine della quale si finisce col tirare un sospiro di sollievo.
