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Erdogan a Roma, cancellato l’articolo 21

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Draghi almeno disse, sconsolato, la verità: è un dittatore ma non possiamo farne a meno. Non andava affatto bene. Ma ieri abbiamo visto ben di peggio: la censura assoluta nei confronti dei giornalisti applicata su richiesta di un dittatore, un persecutore di politici, cittadini e soprattutto oppositori, uno che applica nei loro confronti la prigionia, la tortura e anche la pena di morte.

Il dramma che ormai viviamo quotidianamente è quello della progressiva assuefazione alla mancanza di trasparenza, alla censura, al non rispetto dell’articolo 21 della Costituzione.

E’ noto – l’ho appreso da un quotidiano – che prima dell’arrivo di Tayyip Erdogan a Roma, ai giornalisti al seguito, a cominciare dalla tv pubblica turca Trt, la direzione comunicazione del governo turco ha recapitato via chat un messaggio in cui consigliava il modo in cui raccontare la visita del presidente in Italia. Il testo rende chiaro cosa si attende Erdoğan dal passaggio romano: “La questione İmamoğlu non ha influito minimamente sui nostri rapporti con l’Europa e non lo farà in futuro“, fa sapere il governo turco ai giornalisti.

E puntualmente così è stato. La scelta sempre più vergognosa di Giorgia Meloni è quella di diventare partner dei peggiori governi, messi sotto processo dalla corte dell’Aja e dalle organizzazioni in difesa dei diritti umani, facendo accordi commerciali o per la persecuzione dei migranti ignorando totalmente la situazione antidemocratica e gravissima dei diritti umani in quei paesi. La Turchia come la Libia a cui si rimandano anche i torturatori e assassini di bambini.

Il caso Erdogan è macroscopico: nessuna conferenza stampa, ingresso e domande impedite ai giornalisti, dichiarazioni senza contraddittorio, propaganda bella e buona.

Le opposizioni italiane avevano chiesto alla presidente del Consiglio almeno un riferimento all’incarcerazione dell’unico forte rivale politico di Erdogan, peraltro sindaco di Istanbul. E avevano fatto riferimento anche ai migliaia di curdi che stano morendo nelle carceri turche da molti anni.

Ma naturalmente il governo di destra-destra si è voltato dall’altra parte in nome del’accordo sui droni e per fermare i migranti. Una umiliazione di tutti i cittadini italiani, altro che difesa della patria! E una forma di cancellazione dell’articolo 21 al quale tutti noi dobbiamo ribellarci!


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