Dove sta andando questo Paese? Come pensa di poter crescere e progredire se una generazione appassionata, innamorata della cosa pubblica e del bene comune, idealista e sognatrice, ogni volta che manifesta, viene presa a manganellate o portata in questura e sottoposta a trattamenti che definire “inumani e degradanti” può sembrare un eufemismo? Come se non bastasse ciò che è accaduto nei giorni scorsi a Brescia, ripercorriamo la vicenda di Valentina Corona, una giovane attivista anche lei di Extintion Rebellion che ha subito qualcosa di analogo lo scorso 9 luglio a Bologna, mentre partecipava a una manifestazione contro una delle tante tappe del G7 che si sono svolte in Italia.
Ribadiamo: che cosa sta accadendo nel nostro Paese? Possibile che la testimonianza di Valentina sia quasi sovrapponibile a quella di Adarosa Di Pietro (che ci ha fatto l’onore di partecipare all’intervista, fornendo un meraviglioso esempio di sorellanza), oggi insegnante di scienze nel bresciano e nel 2001 attivista e manifestante alterglobalista che venne arrestata durante il massacro della Diaz e portata nella caserma di Bolzaneto, dove subì l’indicibile?
Che Paese è quello che non riesce mai a fare i conti con la propria storia e i propri demoni, che promuove i responsabili di determinati episodi e non riesce mai a mostrare affetto, vicinanza e rispetto nei confronti di ragazze e ragazzi violati nella loro intimità più profonda? Qui non è in gioco un’idea o un partito politico ma la stessa convivenza civile e, con essa, il valore supremo dell’habeas corpus. Per questo, come sempre, non resteremo in silenzio.
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