La Presidente del Consiglio e i ministri Nordio e Piantedosi sono al centro di un esposto (riportato dall’Agenzia Ansa) dell’avvocato Luigi Li Gotti per l’espulsione con volo di Stato del generale Almasri.
Li Gotti è stato sottosegretario alla Giustizia del Governo Prodi, tra il 2006 e il 2008, e chiede l’accertamento dei reati di favoreggiamento e peculato da parte della Procura di Roma a carico della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nonché dei ministri dell’Interno e della Giustizia, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, titolare della delega ai servizi segreti, in merito alla liberazione di Osama Almasri, dopo il suo arresto a Torino, chiedendo che sulla vicenda “vengano svolte specifiche indagini”. Si legge nell’esposto-denuncia che “il reato di favoreggiamento personale viene commesso da chiunque aiuta taluno a eludere le investigazioni dell’autorità, comprese quelle svolte da organi della Corte penale internazionale, o a sottrarsi alle ricerche effettuate dai medesimi soggetti. La norma è stata aggiornata nel 2022 proprio riguardo alle investigazioni della Corte penale internazionale”. Per l’avvocato Li Gotti “nella vicenda Almasri é stato commesso anche il reato di peculato per l’utilizzo di un aereo di Stato italiano per riportare il comandante libico nel suo Paese”.
(Nella foto il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi)