Consegnati nuovi elementi sulla morte di Mario Paciolla, la gip si riserva. Sit in di solidarietà davanti al Tribunale di Roma

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La gip del Tribunale di Roma che segue il procedimento sulla scomparsa di Mario Paciolla si è riservata di decidere sulla istanza di non archiviare un caso che è ancora pieno zeppo di incongruenze. Questa mattina sono state ascoltate le parti e recepiti gli elementi nuovi depositati dai legali della famiglia del ricercatore e giornalista napoletano, gli avvocati Alessandra Ballerini ed Emanuela Motta. Servirà del tempo per conoscere l’esito della decisione ma certamente è stato fatto un passo in avanti verso l’accertamento della verità.
“Siamo contenti di come è andata, i nostri avvocati hanno portato tanti nuovi elementi da far valutare al giudice. Lei ci è sembrata molto attenta. Sapevamo di non potere avere una risposta immediata ma speriamo che sia fatta luce sulla verità”, hanno dichiarato Pino Paciolla e Anna Motta. Mentre era in corso l’udienza si è tenuto un sit in davanti all’ingresso del Tribunale di Roma, cui hanno partecipato per Articolo 21 il coordinatore dei presidi, Giuseppe Giulietti, e la portavoce Elisa Marincola, oltre a Libera Roma, una delegazione dell’UsigRai, il Presidente e la segretaria della Fnsi, Vittorio Di Trapani e Alessandra Costante. C’erano inoltre i ragazzi del Collettivo  “Verità e Giustizia per Mario”, il Sindacato Universitario Link Napoli, Mediterranea Saving Humans e gruppo di imprese sociali Gesco. Come si sa il 33enne  napoletano è morto in circostanze ancora da chiarire a luglio del 2020 in Colombia dove si trovava per una missione Onu. “Mario era un giornalista oltre che un ricercatore, siamo qui per conto di tutti i giornalisti e per continuare a chiedere la verità perché non ci accontentiamo della ricostruzione poco credibile finora fornita, ci deve essere un processo dentro il quale si potranno valutare tutti gli elementi, come chiedono i genitori e noi con loro”, ha detto Giulietti.


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