La Schlein ha vinto. Le file ai gazebo hanno consentito alla diaspora degli elettori di sinistra un miracolo

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La Schlein ha vinto. Le file ai gazebo sotto pioggia e neve – disertate dai rassegnati –  hanno invece consentito alla diaspora degli elettori di sinistra un miracolo. E l’invio di messaggi chiari: basta col partito ibrido, di sinistra a parole e antisociale nei fatti. Basta con la quinta colonna renziana dei Marucci and Co. Basta col ”ma anche” per paura di perdere voti al centro.

Ora ci vuole il coraggio di dire che salariati e pensionati non sono ceti da spremere, per accontentare gli evasori. Ci vuole una patrimoniale – sì, una patrimoniale – per offrire una sanità decente, scuole senza soffitti marci e servizi alle persone degni di una nazione europea. Ambiente e lavoro non devono più essere alternativi, ma riconciliati dalla formazione dei lavoratori verso attività verdi. L’immigrazione deve organizzarsi nella filiera salvataggio-formazione-lavoro-integrazione, per non considerare più esseri umani come ”carico residuo”, meglio morto che sbarcato.

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