Finito il non detto ora la destra parla apertamente. Staremo ancora in silenzio?   

0 0

Beppe Giulietti non aveva avuto bisogno di aspettare segnali per anticipare quel che sta succedendo. Dopo quell’allarme, la prima indicazione su cosa si stesse prospettando si era avuta con l’uso delle parole o i silenzi dei vincitori su questioni fondamentali come il rispetto della Costituzione, il dramma dei migranti, il 25 aprile, quali profughi riconoscere e quali no. Quell’inizio dello sdoganamento delle parole d’ordine della destra – di cui mi sono occupato alcune settimane fa – è stato ora ufficializzato dall’intervento, senza mezze misure, del direttore di Rai News 24 alla festa di Fratelli d’Italia. Questo mentre Salvini ha continuato a tuonare contro ‘l’informazione di sinistra’.

Miopia ed opportunismo faranno di tutto per relegare questa sortita ad una questione interna alla Rai. Ma le parole pronunciate in quell’assemblea partitica sono inaccettabili per chiunque creda ed abbia rispetto per la Repubblica Democratica nata dalla lotta al Fascismo e al Nazismo. Ha quindi ragione Barbara Scaramucci quando afferma che non si può aspettare oltre, che bisogna darsi subito una mossa.

Perché di fonte a quel tradimento della funzione di servizio pubblico si sono mossi solo Usigrai e Cdr della testata? Perché non c’è stata un’immediata, compatta levata di scudi da parte delle forze politiche democratiche, dell’associazionismo, degli intellettuali progressisti? Se il testimone passerà, senza intoppi, da un direttore di testata all’altro, presto assisteremo ad un’iniziativa dell’ex direttore del TG2, attuale ministro della Cultura, su cosa insegnare a scuola. Le foibe? Certo che non si devono nascondere. Ma perché, allora, non se ne ricostruisce l’intera storia, dimostrando che quell’ignobile massacro è stato il prodotto della reazione delle popolazioni alle violenze fasciste? E cosa si vorrebbe intendere con l’alt alla ricostruzione di come l’antifascismo fu alla base della democrazia italiana e che oggi ha un senso nella vigilanza perché quegli orrori non si ripetano? Prima o poi qualcuno di questi signori non avrà remore, sentendosi tutelato politicamente, a proporre una ‘rilettura’ del Duce e del Fascismo E la scelta che i ‘veri’ profughi sono solo quelli provenienti dall’Ucraina, non nasconde un fondo di razzismo contro i neri, i poveri, i disperati che, per di più, per la gran parte non sono nemmeno di religione cristiana?

Tutto questo non è più gioco delle parti nell’alternanza politica. Per capire il clima nel quale siamo immersi chiudo segnalando che un corsivista della rubrica ‘Caffè Scorretto’ de L’Unione Sarda, che in tutti gli ultimi anni ha sparato a zero contro Giuseppe Conte e il suo movimento, rende omaggio a Giorgia Meloni e al suo governo dichiarando, come nel titolo odierno, che non bisogna avere pregiudizi per il suo lavoro perché ‘la sinistra è ancora al potere’. Questo modo di lavorare in periferia, molto più subdolo delle chiare prese di posizione, rischia di trasformarsi in un’arma vincente.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21