Iran, almeno 14 giornalisti arrestati nel corso delle proteste. Ifj: «Rilasciarli subito»

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Il sindacato internazionale esorta anche le autorità di Teheran a ripristinare la libera circolazione dell’informazione dopo le restrizioni imposte all’accesso a internet e ai social media.

Almeno 14 giornalisti sono stati arrestati in Iran durante le manifestazioni di protesta seguite alla morte di Mahsa Amini e alle restrizioni imposte da Teheran all’accesso a internet e ai sociali media. È quanto denuncia la Federazione internazionale dei giornalisti che, in una nota pubblicata sul proprio sito web, esorta le autorità iraniane a «rilasciare immediatamente i giornalisti e ripristinare la libera circolazione delle informazioni».

Secondo l’Associazione dei giornalisti Iraniani, affiliata alla Ifj, la metà dei 14 giornalisti fermati dall’inizio delle proteste sono freelance. Sulla vicenda è intervenuta due volte l’Associazione dei giornalisti della provincia di Teheran, che ha rivendicato il diritto dei professionisti dell’informazione a raccontare quanto sta accadendo in tutto il Paese e chiesto la scarcerazione degli operatori dei media.

Anche il segretario generale della Ifj, Anthony Bellanger, ha rinnovato l’appello per il rilascio immediato di tutti i giornalisti detenuti e ha ricordato alle autorità di Teheran il loro «obbligo di difendere il diritto fondamentale alla libertà di espressione per tutti i cittadini iraniani, compresi i giornalisti».

@fnsisocial


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