Fiore e Castellino “rinnegano” FN. Dal gip si difendono: movimento inattivo da mesi

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Da una settimana larga parte dell’opinione pubblica chiede lo scioglimento di Forza Nuova perché le sue attività e i suoi proclami integrano la ricostituzione del partito fascista che in Italia è vietata come l’apologia del fascismo. Ieri quelli che risultano essere il segretario e il vicesegretario di Forza Nuova hanno smontato tutto, e, per primi, hanno rinnegato l’operatività di FN. Incredibile, ma vero. E’ stata infatti proprio questa la scelta difensiva di Giuliano Castellino e Roberto Fiore, arrestati perché a capo dell’assalto alla sede della Cgil e degli scontri di sabato scorso a Roma.
“Eravamo in piazza per protestare contro il green pass ma non come militanti di Forza Nuova perché il movimento non opera più”. E’ esattamente quanto hanno affermato Castellino e Fiore nel corso degli interrogatori di convalida dell’arresto. Una versione difensiva legittima ma che non solo cozza con le immagini e le bandiere ma svela il vero volto dei due indagati, disposti a rinnegare la loro estrazione ideologica pur di ottenere un’attenuazione della misura restrittiva. Il che è naturalmente consentito dal codice eppure piomba nel bel mezzo della discussione sullo scioglimento di Forza Nuova, una realtà che secondo i suoi stessi vertici è inattiva da mesi. Al termine dell’interrogatorio il gip, Annalisa Marzano, si è riservata di decidere.
Ma intanto il quotidiano Il Fatto ha svelato alcuni dettagli inediti sulla posizione di Castellino. La Digos aveva sollecitato per almeno tre volte, a partire dal 2020, misure più restrittive per il neofascista romano. Ma la Procura aveva dato parere negativo. Castellino era gravato da una misura di prevenzione che tra l’altro gli vietava di uscire di casa dopo le 21 e di lasciare Roma. E gli dava anche limiti all’uso dei mezzi di comunicazione. Diverse informative illustravano il suo ruolo nelle manifestazioni di piazza recenti, come peraltro emergeva da una serie di foto e video.
(Nella foto Giuliano Castellino in una delle manifestazioni di protesta cui ha partecipato negli ultimi mesi)


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