Lavoro, la mattanza quotidiana. Quattro vittime in poche ore

0 0
Altre 4 morti sul lavoro in un solo giorno, una mattanza quotidiana che purtroppo non conosce sosta. In poche ore sono morti Emanuele Zanin 46 anni e Jagdeep Singh 42 anni, operai, asfissiati mentre stavano caricando una cisterna di azoto liquido, all’interno del Campus dell’Universita’ Humanitas a Pieve Emanuele, in provincia di Milano. E ancora: un operaio di 52 anni che lavorava nella ditta Lavor Metal a Loreggia (Padova) caduto da un’impalcatura alta cinque metri. E Leonardo Perna, 72 anni, titolare di un officina meccanica caduto da una scala alta 2 metri, dove era salito, per liberare una canalina ostruita.
Ieri c’e’ stato l’incontro tra governo e sindacati per parlare di sicurezza sul lavoro. Nell’incontro sono stati individuati dei punti di immediata realizzabilità: revisione e il potenziamento della formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro, revisione e il potenziamento delle norme sanzionatorie da applicare a seguito delle ispezioni, razionalizzazione dell’aspetto delle competenze in materia di ispezione, la costituzione di una banca dati unica delle sanzioni applicate.
Nell’incontro si è prevista anche un’accelerazione per l’assunzione di 2300 ispettori del lavoro.
E’ bene chiarire,  nuovamente, che gli ispettori del lavoro controllano solo la regolarità contributiva e il lavoro in nero e la sicurezza sul lavoro nei cantieri, ma devono sempre preavvisare le Asl territorialmente competenti. I controlli per la sicurezza nei luoghi di lavoro li fanno i tecnici della prevenzione delle Asl, che dipendono dalle regioni.
In tutta Italia ci sono circa 6 milioni di aziende e i tecnici della prevenzione sono circa 2000.Se le dovessero controllare tutte, ogni azienda riceverebbe un controllo ogni 15/20 anni.Considerando la vita media di un’azienda, praticamente mai. Cosa aspetta il governo Draghi, a fare qualcosa di concreto, prima possibile, per fermare questo triste bollettino di guerra sul lavoro?
E non sono l’unico a farsi questa domanda.
Dalla morte di Luana D’Orazio (3 Maggio 2021) sono passati quasi 5 mesi, da allora non e’ stato fatto ancora nulla da parte del governo.
L’assunzione degli ispettori del lavoro va bene per il contrasto al lavoro e irregolare, ma per avere più controlli per la sicurezza sul lavoro, ci vuole più personale ispettivo delle Asl, quindi più tecnici delle prevenzione.E’ cosi’ difficile da capire?
Si smetta di usare termini assurdi ed ipocriti come “morti bianche” o peggio ancora “tragiche fatalità”, perche’ non lo sono mai!!!Almeno per rispetto verso quei lavoratori che non ci sono piu’.
(Nella foto il luogo dell’ultimo infortunio nel milanese)

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21