Patrick Zaki è cittadino onorario di Bologna

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Da oggi Patrick Zaki e’ ufficialmente cittadino di Bologna: il Consiglio comunale ha approvato all’unanimita’ la delibera che conferisce la cittadinanza onoraria allo studente dell’Alma Mater arrestato al Cairo lo scorso febbraio e tuttora detenuto. Il pronunciamento dell’aula di Palazzo D’Accursio suggella “un sentimento che in tanti sentiamo da tempo”, afferma il sindaco Virginio Merola prendendo la parola prima della votazione: il conferimento della cittadinanza “ci permette di insistere nel chiedere liberta’ per Patrick”, aggiunge Merola. “Riteniamo che Zaki sia detenuto ingiustamente da ormai un anno”, sottolinea il sindaco: per questo, anche attraverso la cittadinanza, “chiediamo che venga liberato e che possa affrontare il giudizio nei termini del rispetto dei diritti umani. Riteniamo che la sua condizione di detenzione preventiva sia incompatible con il rispetto di questi diritti universali”. Inoltre, “sappiamo che questo ragazzo soffre di asma e che la pandemia e’ entrata anche nelle carceri egiziane, dunque- continua il primo cittadino- abbiamo letto con preoccupazione che si sente molto provato psicologicamente da questa prigionia”. Il rispetto dei diritti umani “non puo’ essere soggetto a confini nazionali, lo prevedono le Nazioni unite e la civiltà. Lo voglio dire- afferma Merola- per chiarirmi subito con chi ritiene che questa possa essere un’ingerenza nella politica di un altro Stato. Non c’e’ nazione che tenga rispetto a quanto affermato dalle Nazioni unite”.

“Amnesty International è molto contenta per la decisione del Consiglio comunale di Bologna di conferire a Patrick Zaki la cittadinanza onoraria. E’ un segno di affetto verso una persona che ha scelto Bologna come luogo del suo futuro di vita, non solo accademico, ed è la conferma che quella di Patrick non è solo una storia egiziana, ma anche una storia europea, una storia italiana e soprattutto bolognese. Siamo certi che questo messaggio di solidarietà e vicinanza del Comune di Bologna arriverà a Patrick”. Così all’ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, sulla cittadinanza onoraria di Bologna allo studente egiziano.


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