Don Ciotti: una vita contro tutti gli orrori

0 0
Settantacinque anni, un coraggio civile che con l’età non solo non si è affievolito ma, al contrario, è cresciuto, un amore per il prossimo che lo ha animato fin da ragazzo e il suo essere un prete di strada, un “pretaccio” per dirla con Cannavò, sempre in prima linea nella battaglia contro tutti gli orrori.
Dal Gruppo Abele per venire incontro agli ultimi, a cominciare dai tossicodipendenti, a Libera contro tutte le mafie, passando per l’impegno in difesa della Costituzione, della democrazia, della buona politica e dei rapporti umani: un’esistenza spesa per gli altri, al servizio del prossimo, rischiando spesso anche la vita, senza mai risparmiarsi, senza mai tirarsi indietro, senza mai rassegnarsi alle brutture del mondo.
Settantacinque anni e ancora una gran voglia di battersi, in un pianeta sempre peggiore, sempre più infestato dall’odio, in cui il concetto di pace è messo in discussione e la pietà umana è ritenuta da molti inutile.
Don Ciotti è un antidoto al male, un punto di riferimento per chi non si arrende alla deriva in atto, un cittadino innamorato dei principî e dei valori partigiani, un combattente che ha fatto della mitezza la propria cifra e della tenacia la propria più grande risorsa. Non lo sentirete mai urlare in maniera sguaiata, maledire qualcuno, offendere, insultare o scadere nella trivialità che oggi la fa da padrona, per il semplice motivo che a questa vergogna oppone la forza delle idee, della gioia di vivere, della solidarietà, dell’impegno, del rispetto per la collettività, della saggezza e della concretezza nell’azione, mai scissa tuttavia dalla profondità del pensiero.
Settantacinque anni d’amore e di bellezza: grazie don Ciotti, con i più sentiti auguri per tutto quello che verrà!
P.S. Dedico quest’articolo ad Amos Luzzatto, che ci ha detto addio all’età di novantadue anni. Un uomo di pace, un costruttore di ponti, una vita spesa interamente a promuovere la fratellanza contro ogni barbarie. La gratitudine è il minimo. Adesso l’importante è seguirne l’esempio.

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21