“Egitto, la rivoluzione incompiuta”, il reportage di Antonella Napoli su Tv2000. Le voci inedite della protesta e il caso di Giulio Regeni a quattro anni dalla scomparsa

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Quattro anni che Giulio Regeni non c’è più e un’inchiesta insabbiata che non riesce a dare spiegazioni ai suoi cari e all’opinione pubblica. C’è chi non molla questo caso e stasera se ne riparlerà a tutto tondo, con approfondimenti inediti a Today su Tv2000, in una puntata interamente dedicata all’Egitto e alla quale parteciperò Antonella Napoli, l’unica giornalista che è riuscita ad ascoltare al Cairo le voci di una rivoluzione mai portata realmente a termine, tra speranze, delusioni, incognite di un Paese che non riesce a trovare la dimensione democratica che si auspicava. Il Paese è oggi nelle mani di un regime militare che tortura, incarcera o fa sparire i dissidenti. Porta il bollino rosso in relazione alle libertà civili e alla libertà di espressione in particolare. I motivi di dissenso sono molteplici in una Nazione in cui un terzo degli abitanti vive sotto la soglia della povertà e nessuno sembra in grado di contendere il potere al generale alSisi.
Proprio di questo si parlerà perché è purtroppo il contesto in cui è maturato il delitto del giovane ricercatore e giornalista. Antonella Napoli, presenterà il suo reportage esclusivo “Egitto, la rivoluzione incompiuta” che raccoglie voci di protesta ma anche di fiducia e sarà ospite in studio con Andrea Sarubbi, Giuseppe Acconcia, docente di Geopolitica all’Università di Padova.

“Era un lavoro a cui tenevo tanto, – dice la giornalista, che è anche componente del direttivo di Articolo 21 – realizzato in condizioni di sicurezza non facili. In un clima infervorato dalle proteste. Ho raccolto voci che difficilmente lasciano l’Egitto con immagini, interviste, storie incontrate percorrendo le strade e andando nei quartieri del Cairo, senza dimenticare Giulio Regeni. Non è stato facile realizzare questo reportage perché la repressione che si è abbattuta sugli egiziani ha riguardato anche i giornalisti. Molti non sono riusciti nemmeno ad arrivare al Cairo. Siamo andati sulle tracce di Giulio Regeni, abbiamo cercato di raccontare quello che è avvenuto e abbiamo illuminato anche le storie dei tanti Giulio di Egitto di cui non si parla mai e sono tanti. Ci sono continue violazioni dei diritti umani. Le nuove proteste hanno portato in piazza migliaia di persone ma al Sisi non vuole che le manifestazioni vengano rese pubbliche. Un ricordo è la tensione in piazza Tahrir che mi ha riguardato personalmente, ho rischiato di essere fermata. Se non avessi smesso di riprendere a quest’ora non avrei potuto raccontare quello che oggi voi avete visto”.
(nella foto Antonella Napoli)


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