Corteo per il centro sociale ex Canapificio di Caserta e per il progetto di Accoglienza Sprar

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Il 12 marzo l’Ex Canapificio viene messo sotto sequestro per inagibilità. Il 16 marzo, migliaia di cittadini scendono in strada per chiedere la ristrutturazione dell’area e la restituzione ai cittadini secondo la sua storica funzione sociale. Questo percorso è lungo, e nel frattempo abbiamo posto l’esigenza di uno spazio provvisorio. Uno spazio fondamentale per la sopravvivenza di tutte le attività per i cittadini di cui il centro è promotore: lo sportello al reddito, il Piedibus, la scuola di italiano ed informatica, lo sportello per il permesso di soggiorno e le iniziative che dal 12 marzo svolgiamo con enorme difficoltà per strada, in piazza Vanvitelli, e in alcuni spazi generosamente prestati da associazioni e chiese.

Nell’incontro istituzionale dello scorso 7 Maggio, la Regione Campania e il Comune di Caserta, hanno preso l’impegno, entro VENERDI 24 MAGGIO, di affidare alle disponibilità del Comune l’intera struttura dell’Ex Canapificio e di utilizzare una parte della struttura complessiva, come spazio provvisorio. Parliamo di un capannone disponibile, adiacente a quelli da noi utilizzati dal 1999, che verrà restituito alla città e alla sua funzione sociale, come spazio provvisorio per le nostre attività.

La manifestazione di venerdì 24 maggio è pertanto stata lanciata dal Centro Sociale Ex Canapificio in virtù di questo impegno importante assunto, e pertanto terminerà nel capannone provvisorio per una prima simbolica pulizia e riqualificazione.

La manifestazione del 24 maggio è organizzata anche per un’altra ragione, molto importante e molto grave che ci sta riguardando: il Ministero degli Interni non sta erogando i finanziamenti previsti al Progetto di accoglienza SPRAR di Caserta, senza alcun motivo e a fronte di nessuna inadempienza progettuale.

Una prassi illegittima, un attacco all’intera comunità casertana per la quale il progetto di accoglienza Sprar, nato nel 2007 e in funzione fino al 31 dicembre 2019, rappresenta un concreto esempio di inclusione sociale, riqualificazione del territorio, tutela dei diritti per tutti, italiani ed immigrati.

Forse che non è gradita l’inclusione sociale che realizziamo col progetto Sprar, perché dimostra che l’accoglienza si può coniugare con l’economia locale, con le battaglie ambientali, con il sostegno al reddito per gli italiani in difficoltà? Lo Sprar di Caserta è una solida realtà considerata un’eccellenza in tutto il Paese, il cui Ente Capofila è il Comune, e che prevede l’accoglienza in città di 200 persone (192 uomini e 8 donne a cura della congregazione delle suore Orsoline “Casa Rut”, ente gestore al pari del Centro Sociale Ex Canapificio).

La mancata erogazione dell’ultima tranche del finanziamento del 2018 (circa 660.000 euro) sta provocando una vera crisi economica per tutto il tessuto cittadino. Non ci sono più i fondi per pagare la spesa alimentare, i farmaci, gli affitti dei 23 appartamenti dove vivono le persone in accoglienza, i tirocini alle decine di aziende coinvolte, gli stipendi dei 40 lavoratori del progetto.

La decisione del Ministero dell’Interno di non erogare la quota prevista per il 2018 al Comune di Caserta, per un progetto Sprar che fino a prova contraria, è autorizzato fino al 31 dicembre 2019, è illegittima e molto grave. E’ recentissima la notizia della sentenza del Tar che conferma la grave irregolarità del Viminale nell’escludere il Comune di Riace dal sistema Sprar. Una notizia importante che arriva però quando ormai lo smantellamento della preziosa realtà sociale di Riace è già avvenuto. Vogliamo pertanto vederci chiaro e ci appelliamo a tutte le istituzioni competenti per ottenere risposte e spiegazioni.

Riportiamo l’impegno che alcuni parlamentari stanno dimostrando per salvare la preziosa progettualità sociale di Caserta: i parlamentari del Movimento 5 stelle Agostino Santillo, Paola Nugnes e Doriana Sarli e il senatore del Pd Franco Mirabelli, il quale ha presentato ieri un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulla vicenda.

NOI NON FACCIAMO UN PASSO INDIETRO! IL 24 MAGGIO SCENDEREMO IN PIAZZA CON LE ASSOCIAZIONI, I SINGOLI, LE SCUOLE, LA COMUNITA’ SCOUT, LE PARROCCHIE DELLA CITTA’ E IL MOVIMENTO DEI MIGRANTI E RIFUGIATI, PER UNO SPAZIO PROVVISORIO PER L’EX CANAPIFICIO E PER LA DIFESA DEL PROGETTO SPRAR!


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