Venezia 2018. Abusi sul filo del ridicolo: ‘1938 Diversi’

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Con la maschera tragica di Roberto Herlitzka si apre questa rigorosa ricostruzione di Giorgio Treves dell’antisemitismo fascista. Attraverso documenti, immagini di repertorio dei film Luce, disegni animati, testimonianze dirette viene ricostruita doviziosamente e chiaramente una delle vicende umane più dolorose della nostra storia: la persecuzione razziale degli ebrei. In un crescendo incalzante assistiamo impotenti ai condizionamenti, agli abusi e soprusi compiuti dal governo fascista ai danni degli ebrei residenti in Italia che culmineranno con le leggi razziali del ’38 approvate in circa 10 minuti (!), che avrebbero deciso del destino di un popolo, di lì a poco deportato nei campi di sterminio. Che cosa significa oggi evidenziare questi comportamenti? Al di là della forte indignazione, il senso del ridicolo di questa ideologia nelle intenzioni del regista non deve farci abbassare la guardia.

Sorvegliamo, oggi più che mai, affinchè non si ripeta la barbarie perpetrata da una ottusa discriminazione nei confronti del “diverso”. Un monito che suggella l’epilogo di questo accurato docufilm italiano.

1938 DIVERSI

Docufilm

Regia Giorgio Treves

Paese Italia

75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia/Fuori Concorso


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