La svolta (non vista) della Cei

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Il neo presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinal Bassetti, ha detto molto chiaramente  che una legge può anche non piacere ma va applicata e con responsabilità. La rilevantissima affermazione è arrivata nel pieno della discussione sulle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo e im cosí detto codice Minniti. Inoltre è molto rilevante sottolineare che il cardinal presidente non abbia fatto riferimento a un diritto cattolico all’obiezione di coscienza.

Essendosi riferiti esplicitamente  al codice  per le Ong che operano nel Mediterraneo, la notizia è stata, istintivamente ma forse superficialmente, ripresa con la giusta evidenza ma  letta solo per il suo significato specifico e non generale. Non c’è dubbio che il valore specifico pesi. Ma forse pesa ancor di più quello generale.
E’ noto  infatti che il mondo cattolico per quanto riguarda l’applicazione  della 194, la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, pur avendola accolta raramente ha detto che le leggi ci sono e dunque vanno applicate e con responsabilità. Appare cosí concludersi la lunga epoca  in cui i vescovi italiani hanno rivendicato  il rispetto del diritto all’obiezione di coscienza per la 194, che nel caso del salvataggio delle vite in mare e il loro trasporto nei porti italiani non è stato citato. E in questo c’è oggettivamente una novità molto rilevante. Che poi sul  codice Minniti  sembrino  proprio in arrivo modifiche rilevanti è un’altra storia.

Le parole del presidente Bassetti hanno un grande valore “metodologico” nel rapporto complesso trs cattolicesimo e leggi in un singolo stato. Vedremo presto quanto sarà influente la nuova visione espressa dal presidente della Cei.

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