Perquisiti casa e ufficio del giornalista de “La Stampa” Gianluca Paolucci. La Fnsi: “Modalità preoccupanti e inaccettabili”

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«La vicenda del collega della Stampa Gianluca Paolucci suscita inquietudine e preoccupazione. Le modalità con cui la Guardia di Finanza ha perquisito dapprima la sua abitazione e successivamente la redazione del quotidiano torinese rappresentano un vulnus per il diritto di cronaca e per la libertà di espressione». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Il sequestro dei telefoni del collega – proseguono –, dell’iPad, di diverse chiavette usb e schede di memoria con la chiara finalità di risalire alle sue fonti non può essere tollerato perché la tutela delle fonti del giornalista è uno dei pilastri della libertà di informazione. Purtroppo si tratta di una pratica sempre più diffusa cui ricorrono magistratura e forze dell’ordine spesso per risalire ai responsabili di fughe di notizie che mai possono essere addebitate e contestate ai giornalisti che hanno invece il dovere di informare i cittadini. Nell’esprimere solidarietà al collega Paolucci e alla redazione de La Stampa di Torino, la Federazione nazionale della stampa italiana si attiverà in tutte le sedi affinché sia ripristinato il principio della segretezza e della tutela delle fonti».


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