Quali onori per Maradona?

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Napoli ama Maradona, ma per il bene della città la legalità deve valere più del genio, mai come nel caso di Diego sempre accompagnato da sregolatezza.In tutte le scelte occorre equilibrio. Negargli il palcoscenico del San Carlo, come avrebbero voluto alcuni intellettuali sarebbe stato in contraddizione con la storia della città, caratterizzata da apertura e contaminazione. Non si e’ cancellato il Rigoletto per dar spazio al campione del calcio. Semplicemente su intelligente iniziativa di uno degli artisti più rappresentativi della comicità partenopea, Alessandro Siani, per una sera (lunedì 16 gennaio n.d.r.) si e’ consentita la celebrazione di un’arte moderna, che suscita passione e che grazie a Maradona ha regalato ai napoletani emozioni ineguagliabili. L’obiezione semmai potrebbe essere l’opposta il San Carlo e’ troppo piccolo per contenere il desiderio di partecipazione popolare. E infatti i pur cari biglietti sono andati esauriti in un battibaleno. Credo che Maradona meriti tutti i riconoscimenti possibili, penso anche che sulla vicenda tributaria sia vittima di una sostanziale ingiustizia e il mio cuore come quello della stragrande maggioranza dei napoletani sanguina nel togliergli qualcosa. Siamo stati giovani insieme lui calciatore, io giornalista. Non ci siamo pero’ mai frequentati al di fuori delle occasioni di lavoro, perchè io come tanti nel tempo libero cercavo l’impegno sociale, lui quegli ambienti che sono stati causa dei suoi mali, anche i clan di Forcella purtroppo, bisogna concedergli certo tutti i benefici di margini di inconsapevolezza, ma andò via in fuga per positività alla cocaina. C’e’ sofferenza in queste parole credetemi, non avrei mai pensato di scriverle su un mito anche per me, ma pure a Caravaggio tutto potrebbe esser riconosciuto meno che onore istituzionale. Non c’e’ moralismo, ne’ atteggiamento robespierriano verso un idolo riconosciuto,semplicemente equilibrio. Si trovi un modo per dargli anche più del palcoscenico del Massimo partenopeo, ma si rifletta su quale esempio costituisca per i giovani il conferimento, al sicuramente napoletano Maradona, della cittadinanza onoraria, come ha annunciato di voler fare il sindaco De Magistris‎. Ne comprendo le ragioni e temo che se si sottoponesse ipoteticamente la questione a un referendum fra i miei concittadini ci sarebbe un plebiscito di pancia per il si’ al riconoscimento. Aggiungo, sono totalmente con gli intellettuali che celebrarono il campione col “Te Diegum”, ma qui si parla di un fatto istituzionale e credo che Napoli si salvi e possa imporsi nel mondo per la sua unicità, proprio come lo fu quella di Maradona,con una dose da cavallo di legalità’.


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