Gli USA forniscono missili ai terroristi dell’ISIS che operano in Iraq

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Le forze dell’Esercito iracheno, nella loro avanzata verso la città di Mosul hanno scoperto missili di fabbricazione USA in uno dei quartieri generali del Daesh nella città di Al -Shura, al sud di Mosul, come ha informato oggi l’agenzia di notizie araba U-news.

Allo stesso modo, come ha dato a conoscere anche il sito Web Al-Waqt, citando fonti di sicurezza irachene, vari elicotteri militari della denominata coalizione internazionale hanno scaricato la scorsa settimana varie casse di armi e munizioni militari per i terroristi nelle vicinanze del lago di Hamrim, nella provincia irachena di Diyala.

L’Esercito iracheno, assieme alle forze popolari, hanno iniziato lo scorso 17 di Otobre una offensiva su larga scala per recuperare Mosul, principale bastione del Daesh, città  che era caduta sotto il controllo dei terorristi dal Giugno del 2014.

Nota: Questa scoperta fatta dalle forze militari irachene scopre e mette a nudo per l’ennesima volta il doppio gioco fatto dagli USA in Iraq dove, mentre Washington proclama di voler appoggiare la lotta contro il Daesh (Stato Islamico), segretamente lo rifornisce di armi ed equipaggiamenti per sostenerlo e per prolungare in modo illimitato il conflitto. Questo spiega le ambiguità della strategia USA, i frequenti “errori” dell’aviazione USA che colpiscono le forze irachene, la lentezza nelle operazioni e la scarsa voglia dimostrata di voler effettivamente contrastare l’avanzata dell’ISIS.

D’altra parte, quando non sono gli USA a provvedere, l’Arabia Saudita, fedele alleato di Washington,  sostiene direttamente i costi ed il finanziamento delle operazioni dello Stato islamico in Iraq ed in Siria. La questione dei mandanti e dei sostenitori dei gruppi terroristi islamici è ormai scoperta e nota a tutti meno che ai giornalisti e commentatori dei media occidentali che continuano a diffonere propaganda e manipolazioni dei fatti per coprire le responsabilità degli USA e dei loro alleati.

Fonte: Hispan Tv

Traduzione e nota: Luciano Lago per Controinformazione

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